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Cronaca

Droga, raffica di arresti. Giro d'affari da 70 mila euro al mese

Sequestrati 2 chili di hashish e 1 chilo e mezzo di eroina. Il blitz è scattato nella serata di ieri ed ha visto impegnati oltre 50 poliziotti. Eseguiti 34 provvedimenti restrittivi

La polizia ha arrestato in flagranza di reato 12 persone e sequestrato 2 chili di hashish e 1 chilo e mezzo di eroina. Il blitz è scattato nella serata di ieri ed ha visto impegnati oltre 50 poliziotti della Questura di Trento e del Nucleo Prevenzione Crimine, e ha interessato non solo la provincia di Trento ma anche le province di Bergamo, Verona e Padova.

La Squadra Mobile ha eseguito 34 provvedimenti restrittivi nei confronti di cittadini extracomunitari ed italiani. L’operazione ha preso il via otto mesi fa quando è stato notato un aumento dello spaccio di droga nelle piazze e nei luoghi di aggregazione giovanile di Trento.
 
L'operazione è nata la scorsa primavera con una serie di controlli effettuati nelle piazze Duomo, Dante e S.Maria di Trento, luogo di incontro per gli happy hour dei giovani. I presunti  spacciatori, non organizzati - secondo quanto accertato dalla polizia - ma operanti in una sorta di cooperativa sono stati individuati prima grazie alle videocamere installate dal Comune e poi da poliziotti travestiti da barboni i quali, operando in gruppetti da 3-4 elementi, avvertivano i colleghi della mobile che intervenivano effettuando gli arresti senza che gli altri spacciatori se ne accorgessero.
 
Delle persone interessate dai provvedimenti restrittivi, 22 sono originarie del Maghreb, irregolari, in gran parte poco più di ventenni sbarcati con i barconi a Lampedusa negli ultimi mesi.  Quattro arrestati sono invece  trentini, mentre altre otto persone  risultano ancora ricercate. Secondo quanto scoperto dagli inquirenti, gli spacciatori rifornivano circa 200 giovani fra i 18 e i 25 anni con 2 kg di hashish e 0,5 kg di eroina alla settimana, per un giro d'affari mensile di 60-70 mila euro.
 
Il lavoro della Squadra Mobile ha fatto emergere numerosi gruppi dediti al piccolo spaccio e alla criminalità diffusa. In questo contesto è scattata l’operazione: sono stati infiltrati, sulle piazze considerate a “rischio”, poliziotti travestiti che hanno potuto acquisire informazioni in tempo reale e trasmetterle ai colleghi. Questa impostazione del lavoro ha permesso alla polizia di procedere agli arresti con l'accusa di spaccio.
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