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Dipendenti in causa con Telecom, la palla va alla Corte europea

Sul trasferimento dei dipendenti Telecom ad Ssc deciderà la Corte di giustizia europea. I lavoratori della ex Sodalia avevano infatti intentato causa contro il passaggio di ramo d'azienda, deciso nel 2010

Sul trasferimento dei dipendenti Telecom (ex Sodalia) ad Ssc deciderà la Corte di giustizia europea. I lavoratori della ex Sodalia avevano infatti intentato causa contro il passaggio di ramo d'azienda da Telecom a Shared Service Center, deciso nel 2010. Il giudice del lavoro di Trento ha chiesto alla Corte di valutare la compatibilità con la normativa comunitaria per valutare eventuali violazioni. La Corte di Giustizia Europa nominerà, ora, il proprio giudice relatore che, sentita l’Avvocatura generale, depositerà una relazione, inviandola alle parti del giudizio. 

"La decisione della Corte – spiega Carla Bianchini della Slc Cgil - sarà vincolante per il giudice del Tribunale di Trento che, a seconda del giudizio espresso dalla Corte, potrà o dovrà disapplicare la norma nazionale o, quanto meno, una sua interpretazione contrastante con il principio deciso. La rilevanza di questa procedura anche per altre analoghe cause in corso in tutta Italia rende particolarmente delicata ed interessante la procedura di Bruxelles". 
 
Nella controversia legale che oppone alcuni dipendenti della ex Sodalia al gruppo Telecom e a Shared Service Center srl, cui la stessa Telecom ha ceduto il ramo d'azienda di cui facevano parte anche i lavoratori trentini, il giudice Flaim ha chiesto l'intervento della Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Con un'ordinanza di due settimane fa, il giudice del lavoro del tribunale di Trento ha infatti investito la corte in Lussemburgo della valutazione pregiudiziale relativa alla compatibilità di una certa interpretazione dell’art. 2112 codice civile, rispetto alla direttiva europea 2001/23/CE, in materia di trasferimento di ramo di azienda.
 
La vicenda nasce nel corso del 2010. Allora Telecom Italia decise di trasferire il ramo d'azienda IT Operations alla società Ssc, sua controllata al 100%, con finalità esplicite di riduzione dei costi industriali. Le persone coinvolte furono circa 2.200, distribuite su 17 sedi nel territorio nazionale. A Trento l'operazione riguardò la struttura Software Factory di via Zambra, composta da circa 200 lavoratrici e lavoratori, ossia il nucleo principale che costituiva la società Sodalia spa fino al 2002, confluita in Telecom Italia nel 2005. 
 
Rispetto alla decisione del giudice Flaim, va detto che i quesiti posti dal giudice trentino riguardano due specifiche questioni. Il primo pone un interrogativo sulla legittimità di cedere il ramo di azienda (nello specifico la parte di Telecom poi trasferita a Ssc) qualora esso non costituisca una entità economica funzionalmente autonoma e preesistente al trasferimento. Il secondo invece verte sulla praticabilità legale del trasferimento del ramo di azienda ex art. 2112 cod. civ. nei confronti di una impresa cessionaria sulla quale l’impresa cedente eserciti un forte potere di supremazia. 
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