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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il dramma

Morto annegato a soli 13 anni: Cris sognava di giocare nella Nba

È Christen Onohio Oni la vittima del tragico annegamento

Era così giovane, ma era già un gigante: 13 anni appena compiuti e quasi 1 metro e 90 di altezza. Frequentava le scuole medie, ma già solcava i campi da basket: era tesserato per la Cestistica Verona e sognava, un giorno, di salire sul parquet della Nba americana. Un futuro spezzato all'improvviso, in una domenica di settembre: Christen Onohio Oni, per gli amici semplicemente Cris, è morto annegato a Peschiera del Garda, laddove le acque del lago s'incrociano con quelle del fiume Mincio.

La tragedia

Era in Piazza Marina in compagnia di alcuni amici: tutti e tre si sarebbero tuffati dai gradoni, ma il povero Cris non è più riuscito a risalire. A quanto pare, non sapeva nuotare. La grande mobilitazione dei soccorritori purtroppo non è bastata: l'hanno ritrovato a circa 3 metri di profondità, morto annegato. Terribile dolore per la giovane madre che vive con lui a Verona: il padre si trovava invece in Nigeria, il Paese d'origine della famiglia.

Il ricordo

Promessa del basket, come detto indossava la casacca della Cestistica Verona, che lo ricorda così: “Tutta la Cestistica – direttivo, staff, allenatori, atleti, dirigenti e genitori – e il Basket Team Verona si stringono alla famiglia del nostro Christen, venuto a mancare in modo tragico a Peschiera del Garda. Era un ragazzo straordinario, solare: voleva far diventare il basket la sua vita. Voleva sempre stare in campo con i suoi compagni di squadra: vogliamo ricordarlo con il suo contagioso sorriso e la voglia di vivere di un ragazzone del 2010, certi che anche lassù continuerà a fare canestro e a giocare con noi”.

Gli inizi

Dopo aver bazzicato campi e campetti da calcio, Christen si era avvicinato al basket grazie a Roberto Dalla Vecchia, leggenda della pallacanestro scaligera e allenatore nella società veronese. Lo racconta in un post su Facebook la moglie dell'ex capitano, Luisa Crestani: “Un paio d'anni fa un ragazzino si presentò a Roby chiedendo di poter giocare a basket. Era stato tratto in inganno dall'altezza, dall'educazione e dalla maturità di questo ragazzo che dimostrava ben più dei suoi 11 anni. Una volta scoperto che si trattava di un bambino lo prese sotto la sua ala ricordando bene i suoi inizi, quando i suoi genitori non avevano la macchina e lui spesso si faceva a piedi dalla sua casa di Bolzano Vicentino alla palestra per potersi allenare. Viveva con la mamma proprio dietro al nostro negozio, e mi raccontava di quanto fosse felice di poter giocare a basket, di quanto era orgoglioso di arrivare in palestra con Roby, di quanto sognava di diventare un giorno un campione Nba. Domenica il lago se l'è portato via e con lui tutti i suoi sogni. Riposa in pace Cris, un abbraccio forte alla tua mamma”.

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