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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il caso

Problemi con l'alcol e la droga, via il porto d'armi a un cacciatore

In passato era finito nei guai per guida in stato di ebrezza

Aveva avuto dei problemi sia con l’alcol sia con le sostanze stupefacenti e aveva superato certi problemi, anche perché l’uomo aveva presentato un certificato di idoneità fisica e l'attestato di partecipazione a un corso di sensibilizzazione e informazione su alcol salute e guida.

Insomma l’uomo aveva fatto tutto quello che serviva per avere il porto d’armi ma la richiesta è stata comunque respinta e a lui, un cacciatore di Trento, è stato anche revocato il porto d’armi. Il motivo? In passato era finito nei guai per guida in stato di ebrezza. Inoltre era stato anche coinvolto in un caso di spaccio di sostanze stupefacenti e, in un’altra occasione, era stato trovato con della sostanza a uso personale mentre era al volante.

Non proprio una condotta esemplare ma per il cacciatore era tutto passato e il presente, documenti alla mano, dimostra come lui abbia tutte le carte in regola per imbracciare un fucile e andare a caccia. Non è così per il Questore, che ha comunque respinto la domanda. Il cacciatore ha impugnato il provvedimento prima in sede di Commissariato del Governo, che ha rigettato il ricorso, e poi davanti al Tribunale amministrativo, con il medesimo risultato.

È stato proprio il numero uno della polizia trentina a spiegare come la condanna, anche se vecchia e a cui ha fatto seguito la riabilitazione, può comunque essere tenuta in considerazione dall'Autorità di pubblica sicurezza. Il riferimento è alla sentenza numero 52 del 2021: “In sede di rilascio o revoca del porto d'armi, una condanna pur risalente nel tempo e a cui ha fatto seguito la riabilitazione (...) determina invero il venir meno dell'automatismo preclusivo ma può, comunque, essere valutata dall'Autorità di pubblica sicurezza in senso negativo rispetto alla posizione del privato interessato, tenendo conto di ulteriori elementi, anche privi di rilevanza penale ma che comunque denotino un'inaffidabilità del soggetto all'uso lecito delle armi”. Per questo adesso l’uomo potrà andare a caccia solo come accompagnatore, senza armi e senza la licenza.

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