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Il caso

"Ascoltatemi", ma i giudici lo ignorano: condanna annullata

Per due volte l'uomo ha chiesto di essere interrogato, senza ricevere risposta

Quattordici anni ad aspettare di essere interrogato, poi l’annullamento della condanna. È l’assurda vicenda che ha visto protagonista un 40enne residente per diversi anni a Bressanone.

Nel 2009 era iniziata un’inchiesta a carico dell’uomo in seguito a delle intercettazioni telefoniche in cui trattava di droga, conclusa con una condanna a 13 anni di carcere. Contemporaneamente alla fine delle indagini, la persona indagata viene avvisata di avere venti giorni per chiedere di essere interrogata, cosa che l’uomo, ricevuto l'avvertimento, ha fatto. Ma questa legittima richiesta, forse dimenticata dai giudici, è stata ignorata in primo grado, al punto che il 40enne l’ha ripetuta anche in appello. Di nuovo, non è arrivata alcuna risposta, di conseguenza i legali hanno presentato un’istanza per l’annullamento della condanna, accolta dal giudice di Sassari. Il processo a carico dell’uomo, che dal 2009 non ha quindi scontato un solo giorno in carcere, riparte da zero. 

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