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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'accusa / Ziano di Fiemme

Baita in disordine, lo sfogo: "Debosciati. Gli influencer sono il male della montagna"

Lo sfogo è stato postato su Facebook da la Magnifica Comunità di Fiemme, che ha attaccato un gruppo di ragazzi di Spinea, provincia di Venezia

Il male della montagna? Gli influencer. Sarebbe colpa loro se dei ragazzi, definiti “debosciati di Spinea” (provincia di Venezia), hanno pensato bene di trascorrere il Capodanno in una baita in montagna. No, non è vietato andare in montagna per chi viene da fuori del Trentino ma, per qualcuno, la montagna non è per tutti. Si capisce questo leggendo lo sfogo postato su Facebook da la Magnifica Comunità di Fiemme, in Trentino, dopo aver scoperto il degrado lasciato da alcuni ragazzi al Baito dei Slavazi, a 1.955 metri sulla catena del Lagorai.

Il gruppo ha passato nella baita il Capodanno e quello che hanno lasciato alle loro spalle non è piaciuto ai gestori della baita: rifiuti, sigarette spente nelle tazze, padelle indicibili, stufa incrostata, bottiglie vuote ovunque, la scopa rotta a metà. E per la comunità sorge un dubbio: "La montagna è per tutti? La risposta è no". Dunque la montagna non è per tutti e forse è meglio che rimanga di chi ci vive in montagna. Se però in montagna ci viene chiunque viene da chiedersi come sia possibile e allora ci sono già degli imputati: gli influencer della montagna.

Il post sul disordine lasciato al Baito dei Slavazi Lagorai

"Su youtube e diversi blog si trovano vari influencer che suggeriscono determinate mete - si legge nel post Facebook -, altrimenti non si spiegano 4 di Spinea che trovano una baita di questo tipo in pieno inverno (difficile da raggiungere per i non locali). Quindi il male della montagna sono gli/le influencer? In parte sì, danno informazioni dettagliate a qualsiasi ebete che voglia un luogo appartato per passarci l’ultimo dell'anno senza prendere in considerazione che quei luoghi sono sì liberi ma hanno dei proprietari, qualcuno che deve metterci mano se si creano dei danni". Nel post poi ci si chiede anche come difendere la montagna, chiedendosi pure se debbano essere riservate. "Come ovviare a questo male del mondo? Come difenderle? Chiudiamo le baite? Le riserviamo a chi le richiede? Le risposte sono aperte…".

Questo anche perchè la struttura è aperta a tutti in quanto offre riparo a chi sale in quota. È probabile che, per la notte dell'ultimo dell’anno, sia stata utilizzata da un gruppo di turisti che ha lasciato gli spazi pieni di immondizia. Ma forse le baite non dovrebbero essere aperte a tutti? Almeno per la Magnifica Comunità di Fiemme, la domanda merita una discussione.

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