Duecento persone all'assemblea contro Casa Pound, ma mancano i vertici di Anpi e Cgil
Assemblea molto partecipata ieri a Piedicastello, convocata dal Centro Sociale Bruno per organizzare la protesta di sabato contro l'inaugurazione della sede di Casa Pound. Non si sono visti però rappresentanti ufficiali del sindacato e dell'Associaizone partigiani
"E' stata un'assemblea molto partecipata, dimostrazione che c'è una Trento antifascista che, pur con sensibilità diverse, vuole opporsi all'apertura di un luogo dove si predicano razzismo, violenza, sessismo, xenofobia" così il commento di Stefano Bleggi, portavoce del Centro Sociale Bruno, che in questi giorni sta organizzando la protesta contro l'inaugurazione de "Il Baluardo" a Trento, gestito dai militanti del movimento di estrema destra.
Sabato gli antifascisti si troveranno in piazza Dante alle ore 14.00 per dare vita a un corteo nelle vie della città. "Non c'è da parte nostra la volontà di cercare lo scontro con nessuno, tantomeno con la polizia che sicuramente si metterà a protezione dei fascisti, come succede ogni volta che viene aperto un centro Casa Pound" continua Bleggi "sicuramente non saranno in dieci ad aprire il circolo, verranno elementi dalle città vicine come Verona e Bolzano".
All'assemblea di ieri sera ha partecipato anche Ezio Casagranda, ex segretario della Filcams-Cgil, che lamenta l'assenza del suo sindacato nonchè la partecipazione dell'Anpi, l'associazione nazionale partigiani: "Quello che ieri mancava non era la volontà di contrastare questo rigurgito fascista ma una presenza attiva della Cgil e dell’ANPI provinciale che a tutt’oggi non hanno preso nessuna posizione rispetto a Casapound. Un limite o una scelta? Attendiamo l’adesione di queste associazioni alla manifestazione di sabato 9 novembre e a tutte quelle iniziative di contorno che saranno organizzate dai vari movimenti che si oppongono al fascismo".
