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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'indagine / Arco

La ladra seriale che derubava i pazienti

I carabinieri si sono messi al lavoro, sospettando subito che il ladro potesse essere un dipendente della struttura sanitaria

Approfittava della sua posizione lavorativa per mettere le mani nelle giacche o nelle borse dei colleghi o dei pazienti, prendere il portafogli e portare via delle piccola somme di denaro. Alla fine quei furti hanno fruttato un bottino di qualche migliaio di euro. Per questo i carabinieri di Arco hanno arrestato una donna di 50 anni, accusata di furto aggravato.

A muovere i militari sono state alcune denunce presentate in caserma dalle vittime lo scorso marzo. Hanno raccontato di essersi accorti di come qualcuno avrebbe portato via dei soldi dai loro indumenti. I carabinieri si sono messi al lavoro, notando subito che qualcosa non andava: hanno intuito che il presunto ladro potesse essere un dipendente della struttura socio sanitaria, che si trova nella zona di Riva del Garda. Il motivo? I colpi avvenivano anche nei reparti non aperti al pubblico, fra cui quelli chiusi al pubblico per arginare il diffondersi del virus Covid. Così gli investigatori hanno capito che si trattava di un dipendente e hanno piazzato nella Rsa delle spycam, che hanno inchiodato la presunta ladra: una dipendente di 50 anni che, secondo l’accusa, ha commesso in tutto tredici furti, portando via a colleghi e pazienti oltre 4mila euro.

Le videocamere hanno ripreso la donna mentre entra nello spogliatoio, in anticipo di 40 minuti rispetto la fine del turno, apre l’armadietto di una sua collega e tira fuori dei soldi dal portafoglio, prima di rimettere tutto a posto e allontanarsi. Così i carabinieri hanno arrestato la donna, che ora si trova agli arresti domiciliari. Il Gip di Rovereto ha convalidato l’arresto, disponendo nei suoi confronti l’obbligo di firma nella caserma dei carabinieri di Arco per tre giorni alla settimana.

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