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Cronaca Centro storico

Un paese per vecchi: over 65 in aumento del 50% nel 2030

Gli anziani in Trentino saranno il 50% in più di adesso: 151 mila sul territorio provinciale contro i 102 mila di oggi. I non autosufficienti passerebbero da 12 a 18 mila

Entro il 2020 gli anziani oltre i 65 anni in Trentino saranno il 22% in più, nella sola Trento il 25%. Se andiamo un po’ più in là, fino al 2030, gli anziani saranno il 50% in più di adesso: 151mila sul territorio provinciale contro i 102mila di oggi. Tra questi, i non autosufficienti passerebbero da 12 a 18mila, cui si aggiungerebbero 9mila anziani temporaneamente non autonomi. Se questo scenario sarà confermato, tra venti anni avranno bisogno di assistenza il 12 per cento di tutti i trentini con più di 65 anni.

Questi alcuni dei dati tratti dal rapporto "Anziani & continuità assistenziale", commissionato da un gruppo di cooperative sociali trentine a Nadio Delai, sociologo, presidente della società Ermeneia di Roma, presentato stamani in un convegno alla sala della Cooperazione di via Segantini. 
 
Le proiezioni di Delai portano a stimare un incremento anche della domanda di servizi e dei costi, che saranno ripartiti tra Rsa, servizi domiciliari e le famiglie. Già oggi il costo annuale totale per una persona di degenza in Rsa, ammonta a 54 mila euro, di cui circa 38 mila gravano mediamente sulla pubblica amministrazione, mentre la quota rimanente è a carico delle famiglie. I posti letto nelle 238 strutture socio sanitarie del Trentino sono complessivamente 6.600. Nel numero di coloro che non sono autonomi e abbisognano di assistenza, accanto agli ospiti delle Rsa (4.400), rientrano le persone seguite a domicilio (5.500) e i circa 2.400 anziani assistiti direttamente dalle famiglie.
 
La convinzione dei promotori del convegno (Consolida, Upipa, Apsp Margherita Grazioli, cooperative sociali Antropos, Arcobaleno, Il Sole, Fai e Sad) è che occorra un grande patto trasversale tra la pubblica amministrazione, il privato sociale addetto all’assistenza degli anziani e i cittadini, per costruire una strategia di medio e lungo periodo. Con due basi fondamentali: consapevolezza e coerenza.
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