Alessandro Bertolini, il foreign fighters trentino andato a combattere con i russi
L'uomo è stato arrestato non appena è atterrato all'aeroporto di Milano Malpensa
Dal 2026 fino a oggi ha combattuto a fianco dell’esercito della Russia di Putin dietro compenso in nome degli ideali dei separatisti russi in Donbass. Per questo è stato arrestato Alessandro Bertolini, 29 anni, foreign fighters di Rovereto e indagato dalla Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Genova, latitante da anni insieme ad altri italiani filo-russi impegnati a combattere nelle regioni dove sono presenti i separatisti filo-russi. Le manette sono scattate ieri appena l’uomo è atterrato all'aeroporto di Milano Malpensa.
Bertolini, difeso dall'avvocato Massimiliano Luigi Scialla, si è avvalso oggi della facoltà di non rispondere. Secondo quanto ricostruito dai militari del Ros di Genova, coordinati dal sostituto procuratore Federico Manotti, ha partecipato "ad azioni, preordinate e violente, dirette a mutare l'ordine costituzionale o a violare l'integrità territoriale del Governo ucraino, Stato estero dì cui non era né cittadino né stabilmente residente, senza far parte delle forze armate di alcuna delle parti in conflitto".