Aggredita e rapinata fuori dal lavoro: carabinieri e polizia arrestano il responsabile

È finito in carcere l'aggressore della giovane donna rapinata fuori dal lavoro a inizio agosto, a Bolzano. L'attività condotta da carabinieri e polizia insieme, ha permesso di assicurare alla giustizia in breve tempo il colpevole. Il fatto risale alla notte del 3 agosto quando, verso mezzanotte e mezza, è arrivata alla centrale operativa del Comando compagnia carabinieri di Bolzano una richiesta di aiuto da parte di una ragazza che, dopo aver chiuso l'attività in cui lavora in via Claudia Augusta, è stata aggredita da un uomo che l'ha colpita ripetutamente alla testa, derubandola dei due cellulari che aveva con sé.

La centrale operativa dei carabinieri, nel quadro del coordinamento delle forze di polizia, ha allertato immediatamente i propri militari già in strada e gli agenti della Questura. L’immediato intervento nella zona in cui si era consumata l'aggressione di due pattuglie, della sezione Radiomobile dei carabinieri e della Squadra Volante della polizia di Stato, ha permesso di intercettare due uomini stranieri, uno dei quali poco prima aveva rapinato la giovane donna.

Durante l'intervento, è stata ritrovata parte della refurtiva che è stata restituita alla giovane rapinata. È stata, in questo caso, la perfetta coordinazione delle due pattuglie dei carabinieri e della polizia di Stato, supportate dalle rispettive centrali operative, a permettere di assicurare il malfattore alla giustizia. L'aggressore è stato arrestato e accompagnato in carcere a Bolzano.

Ai sensi delle vigenti norme, ovviamente allo/agli stesso/i è riconosciuta la presunzione d’innocenza fino a quando non ne sia stata legalmente provata la colpevolezza con una sentenza irrevocabile (Direttiva 2016/343/UE).