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Cronaca

Accampamenti alla rotonda Jedin, la Municipale: "Famiglie in attesa di alloggio"

Camper e roulotte da anni stazionano nel piccolo piazzale, situazione nota. Il consigliere Claudio Cia interviene: "Oltre a tollerare questa situazioni di irregolarità il comune sembra incentivarle tacitamente"

La segnalazione di un cittadino di Trento riporta l'attenzione sulle problematiche legate agli “accampamenti” in alcune aree della città, facendo scaturire la polemica: “E’ ormai da mesi e mesi che passando della tangenziale in direzione nord, presso l’uscita per Trento sud, è presente un accampamento di vari camper, vestiti stesi, ogni tanto qualche falò, immondizie. Non mi da fastidio, ma se provassi a fare io una cosa del genere sotto casa mia non ne avrei la possibilità e verrei multato dopo il primo giorno. Grazie”.

Lo sfogo sul portale “SensoRcivico”, che permette ai cittadini di segnalare disservizi, proporre suggerimenti e osservazioni riguardo alla nostra città. I cittadini poi ricevono anche risposte a queste segnalazioni, così com'è accaduto in questo caso. 

Lunedì 26 agosto la Polizia Municipale ha risposto così al cittadino: “Il Comando informa che la situazione descritta riguarda una famiglia di nomadi Sinti residenti dalla nascita sul territorio del comune di Trento. Al momento della segnalazione erano presenti 2 camper e 3 roulotte. Le famiglie sono in attesa di inserimento in alloggio e sono seguiti dalla Cooperativa Kaleidoscopio. I rifiuti vengono conferiti nei centri di raccolta, in accordo con il Servizio ambiente. Il Comando assicura che, fino ad ora, non si sono registrate denunce o segnalazioni per problemi di disturbo o ordine pubblico”.

Questa domanda-risposta non è passata inosservata agli occhi del consigliere comunale Claudio Cia che, oltre ad aver ripreso lo scambio di battute sul suo blog, con amarezza ha analizzato la situazione: “E' disarmante il messaggio che si può cogliere: oltre a tollerare questa situazioni di irregolarità il comune sembra incentivarle tacitamente e sembra logico dedurre che questo atteggiamento porterà questi campi ad espandersi ulteriormente, come è già sotto gli occhi di tutti. Non serviva scomodare Il Comando della Polizia Municipale per contare camper e roulotte, queste le vedono già i cittadini di Trento…”.

Il consigliere inoltre si sarebbe anche “preso la briga” di approfondire la questione andando a controllare la situazione attraverso Google Earth, scoprendo così che tale accampamento sarebbe stato presente ben dal lonatno 2011. Cia poi chiude: “A nessuno è impedito sostare sul suolo pubblico o stabilirsi in un determinato ambito territoriale della città purché ciò avvenga nel rispetto delle normative e dei regolamenti che regolano il vivere in comune e ci siano anche disponibilità e sensibilità a non ignorare preoccupazioni e aspettative di quanti quel territorio lo hanno fatto crescere e reso vivibile”.

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