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Cronaca Centro storico

Trentino, proteste No Tav nel mirino dei servizi segreti

Le lotte contro il treno ad alta velocità in regione citate nella relazione 2012 al Parlamento. Gli 007: "Le frange anarco-insurrezionaliste diffondono il conflitto nei territori"

Il possibile acuirsi della crisi economica potrebbe far aumentare la tensione sociale, radicalizzare lotte e contrapposizioni e favorire l’inserimento “dei gruppi dell’antagonismo già territorialmente organizzati per intercettare il dissenso e incanalarlo verso ambiti di elevata conflittualità”. Lo scrivono i servizi segreti italiani nella relazione 2012 appena presentata al Parlamento. Nel documento di 87 pagine “il sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica” prende in esame le minacce esterne e interne, dalla guerra in Afghanistan alla militarizzazione della Camorra, passando per gli attacchi cibernetici, e cita collegandole a un presunto rischio terrorismo le lotte contro il treno ad alta velocità in Trentino Alto Adige. 

“Il rischio di un aggravamento dello scenario congiunturale - si legge nella relazione -, elevando i sentimenti di allarme nella popolazione”, può “costituire fattore di aggregazione e generalizzazione del dissenso, favorendo l’azione delle frange antagoniste che mirano alla radicalizzazione dell’offensiva sociale”. 
Segue il paragrafo in cui gli 007 parlano degli anarchici, movimento di cui secondo le forze dell'ordine fanno parte gli otto militanti indagati dalla Procura e poi assolti in primo grado mercoledì scorso dal Tribunale di Trento. L’accusa di associazione eversiva con finalità di sovversione dell'ordine democratico (articolo 270bis del codice penale) in relazione a fatti avvenuti in Trentino e in val di Susa, nell'ambito di manifestazioni No Tav, non è stata ritenuta fondata dal giudice. L'inchiesta, coordinata dal procuratore della Repubblica a Trento Giuseppe Amato, aveva portato nell'agosto 2012 all'arresto di Massimo Passamani, punto di riferimento degli anarchici di Rovereto, e di Daniela Battisti.

Secondo i servizi segreti “un ruolo trainante (nella radicalizzazione del dissenso, ndr) rivestono le frange anarco-insurrezionaliste, principali protagoniste delle azioni radicali nella valle (di Susa, ndr), determinate a alimentare la protesta contro la Tav superandone i limiti localistici per diffondere “il conflitto” nei territori. Ulteriori fermenti di lotta si registrano contro la linea Verona-Brennero, in Trentino Alto Adige, e la tratta Genova-Milano, nell’ambito del progetto denominato Terzo Valico per la linea Genova-Rotterdam. Ciò a testimonianza di una contaminazione dello schema contestativo anche in relazione ad altri interventi infrastrutturali che interessano il Paese”. 
“Si è confermato – aggiungono gli 007 nella relazione - il ricorso ad azioni continue ma di “bassa intensità”, secondo una prassi (“strategia di logoramento”) ritenuta cautelativa per gli antagonisti ma fortemente onerosa, per l’azione di contrasto”.

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