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Piscina alle Ghiaie, Ianeselli va avanti: "Se ne parla dal 2015, è il momento di decidere"

Il sindaco replica alle critiche dell'opposizione sul progetto presentato in commissione

Il sindaco di Trento Franco Ianeselli interviene con forza sul progetto della piscina olimpinica da realizzare alle Ghiaie. L'interesse del sindaco per l'impianto non è una novità: già ad ottobre aveva annunciato la volontà di andare avanti con una struttura di alto livello, e indicando il 2022 come anno chiave per far partire la gara di progettazione.

Anche perché, come ricorda lo stesso sindaco Ianeselli, "è dalla fine del 2015 che si parla di costruire una nuova piscina nell'area sportiva delle Ghiaie utilizzando gli otto milioni di euro che la Provincia aveva stanziato per la casa dello sport, giudicata troppo costosa. In sei anni, sono stati vagliati progetti di vario tipo: c'era l'ipotesi di costruire un impianto a una o due vasche, con o senza tuffi, con tribune più o meno grandi oppure senza spazi per il pubblico. Ora riteniamo sia il momento di decidere, di chiudere il libro dei sogni e di scegliere la migliore opzione possibile, anche tenendo conto delle risorse a disposizione".

Il sindaco replica così alle critiche di una parte della minoranza, che chiede di riconsiderare il progetto della piscina presentato pochi giorni fa alle commissioni Sport e Urbanistica in seduta congiunta. "Il progetto da 10,7 milioni di euro che è stato illustrato in commissione, e che lunedì sarà esaminato dalla Giunta, è tutt'altro che mediocre, come qualcuno vorrebbe far credere - continua il sindaco - Anzi, proprio il fatto di non aver previsto una seconda vasca da 25 metri e la piattaforma per i tuffi da 10 metri, peraltro presente a Bolzano, ci dà la possibilità di costruire una struttura di grande qualità, con una piscina olimpica da 50 metri divisibile a metà, una tribuna da 600 posti e dotazioni accessorie importanti, come la palestra, la zona ristoro, la terrazza, gli uffici delle associazioni e ulteriori spazi pensati proprio per aumentare gli standard dell'impianto".

Secondo Ianeselli, le scelte progettuali non possono prescindere da una valutazione complessiva sugli impianti presenti a Trento: "In origine, quando è stato ipotizzato il progetto della piscina alle Ghiaie con la doppia vasca e i tuffi, si era pensato di trasformare la Manazzon in una palestra per la ginnastica, per contenere i costi di gestione che sarebbero lievitati a causa dell'aumento delle corsie. Questo progetto, che mette comunque a disposizione della città una piscina olimpica adatta alle competizioni, ci consente di immaginare a un'altra soluzione: con il Lido esterno rimesso a nuovo e il centro benessere in arrivo, possiamo pensare di riqualificare le piscine interne della Manazzon conservando anche l'esistente piattaforma per i tuffi. Lo faremo grazie a una partnership pubblico-privato, che diventa appetibile se l'impianto ha un carattere ludico, con un target plurimo, le famiglie, i giovani, la terza età".

Conclude il sindaco: "Rimettere ogni volta in discussione il progetto della nuova piscina significa rinunciare alla responsabilità di decidere. Con il rischio di allungare ulteriormente i tempi e anche di perdere le risorse a disposizione".

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