rotate-mobile
Attualità

Trento 'modello New York', tra parchi, ascensori e mezzi pubblici

Il sindaco Ianeselli: "Dopo i cantieri una città più green, moderna e sostenibile"

Il paragone può sembrare ardito, ma è sicuramente ambizioso. "Immaginate un grande parco lineare, che dalle Albere arriva fino alla rotatoria di Nassirya, simile all'High line realizzata a New York sul sedime di una ferrovia in disuso". A parlare, con un post sulla sua pagina Facebook, è il sindaco di Trento Franco Ianeselli. Sul tavolo, tutte le trasformazioni di cui la città sarà protagonista nei prossimi anni.

"Pensate alla chiesa di San Lorenzo che si avvicina a Torre Vanga, grazie all'abbattimento del sovrappasso ferroviario accanto alla stazione delle corriere. Provate a visualizzare il corridoio che si apre verso il fiume, senza più barriere stradali" continua il sindaco, che fa il punto sulla viabilità e le infrastrutture. A partire da quei cantieri tanto discussi in questo momento: "il Nordus tra nord e sud, il tram su via Brennero, l'ascensore verticale verso Povo, un sistema di trasporto a fune verso la collina di Martignano, il grande impianto verso il Bondone collegato all'ex Sit che diventa un polo intermodale. Il metaprogetto di cui si parla in questi giorni - sottolinea Ianeselli - è proprio il tentativo di immaginare la città che verrà, di focalizzare tutte le trasformazioni nella direzione della sostenibilità che il cantiere della Circonvallazione ferroviaria rende possibili o addirittura necessarie".

E quello sulla circonvallazione, vero tema caldo, è un passaggio cruciale. Da parte sua il sindaco ha sempre detto che il Comune avrebbe fatto la sua parte per "limitare i disagi" (anche perché evitarli del tutto sarebbe impossibile vista la portata dell'opera): "Quando parliamo di quella grande opera che è la Circonvallazione per i treni merci - dice il primo cittadino -, dobbiamo sempre considerare i due aspetti. Il primo riguarda i cantieri, che vanno gestiti al meglio per mitigare l'impatto sulla città: mettendo dunque in campo tutte le soluzioni oggi a disposizione per limitare e compensare i disagi sia dei singoli cittadini, che vivono vicino alle zone interessate dagli interventi, sia dell'intera comunità trentina, che durante i lavori deve poter contare su alternative comode in termini di viabilità e trasporti. Dopo avere usato la lente per vedere nel dettaglio ogni singola situazione critica, occorre prendere anche il cannocchiale per individuare l'approdo di questo viaggio che ci accingiamo a intraprendere".

Il sogno di Ianeselli, ma non solo, è dunque quello di una città "tra le più sostenibili d'Europa. Trento che abbatte le emissioni grazie al trasporto pubblico, che valorizza i propri monumenti, che riscopre il corso dell'Adige, che costruisce una nuova fisionomia urbana dove il verde ricuce i quartieri oggi divisi dalla barriera della ferrovia". Infine la provocazione: "Chi lo dice che bisogna andare a nord delle Alpi per progettare una città green, moderna e vivibile?"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Trento 'modello New York', tra parchi, ascensori e mezzi pubblici

TrentoToday è in caricamento