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Crisi idrica, Novareti: “Situazione seria, ma sotto controllo”

Anche in Trentino la situazione idrica non è da sottovalutare. Secondo quanto affermato da Novareti, per ora non ci sarebbero problemi di approvvigionamento, ma con l’aumento dei consumi previsto in primavera sarà opportuno evitare gli sprechi. Il comune è servito da sorgenti e da un sistema di quindici pozzi che risentono in maniera attenuata della crisi idrica

La situazione idrica è seria anche in Trentino, di più rispetto al 2022. A causa dell’assenza prolungata di precipitazioni sia piovose sia nevose, in questo lungo periodo non si è verificato l’accumulo di riserve adeguate per la prossima estate.  Secondo quanto riportato dal Comune, la città può contare su un’inerzia idraulica più elevata, visto che gran parte dell’acqua è pompata dalla falda. Anche le frazioni collinari possono essere rifornite dal fondovalle tramite opportuni sistemi di pompaggio.

Da parte di Novareti la situazione è gestita con molta attenzione e costantemente monitorata. Negli anni sono stati realizzati (e sono tutt’ora in corso) investimenti infrastrutturali per aumentare la resilienza degli impianti e delle reti, in modo da poter far fronte a situazioni straordinarie come quella dell’estate 2022. Le squadre tecniche e quelle operative lavorano secondo un piano strategico studiato per poter affrontare la stagione calda nella maniera più efficiente possibile.

In vista della primavera, con il potenziale aumento dei consumi, l’invito di Novareti agli utenti è di utilizzare l’acqua in maniera responsabile e di evitare gli sprechi, anche se non vi sono per ora problemi di approvvigionamento.

Il sistema idrico comunale

L’acquedotto di Trento riceve acqua da molteplici fonti. In particolare sia da sorgenti (per lo più situate nella collina est) che da pozzi che risentono della crisi idrica in maniera attenuata. La portata maggiore è assicurata da un sistema di 15 pozzi che garantiscono circa il 70 per cento della portata. Tali pozzi sono dislocati in gran parte nella zona a nord di Trento, in parte nella zona meridionale della città, alcuni nelle frazioni periferiche. Sono presenti anche due gallerie di emungimento nella collina est, rispettivamente in zona Cognola e San Donà.

Le sorgenti presenti in collina sono qualche decina (sono fondamentali per le frazioni che servono), ma rappresentano in termini di portata una frazione minore del totale.
Tutto il sistema del Monte Bondone è servito da un acquedotto indipendente non collegato al fondovalle, tuttavia le varie frazioni sono tra loro connesse per mantenere un alto livello di resilienza. Questo acquedotto è servito da una decina di sorgenti che si trovano in zona.

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