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Trento si candida a capitale europea del volontariato per il 2024

Tutti i numeri di una realtà fondamentale per il territorio: fanno volontariato 2 cittadini su 10

Trento lancia la sua candidatura a capitale europea del volontariato per il 2024, e lo fa con un biglietto da visita davvero invidiabile: nel capoluogo sono 419 le organizzazioni iscritte ai registri ufficiali e impegnate nei più vari campi del volontariato: 63 Onlus (Organizzazioni non lucrative di utilità sociale), 181 Aps (Associazioni di promozione sociale), 175 Odv (Organizzazioni di volontariato). A queste si aggiungono 247 Asd (Associazioni sportive dilettantistiche), che in gran parte si appoggiano sull’impegno di volontari.

In tutto il Trentino ogni dieci abitanti, due sono impegnati nel volontariato: dal sociale alla cultura, dalla sanità alla cura dei beni comuni, dalla pubblica sicurezza all'ambito educativo e formativo. Uno zoccolo duro che è stato fondamentale durante il lockdown, riuscendo a rispondere ai nuovi bisogni emersi a causa della pandemia.

Durante la conferenza stampa di presentazione della candidatura, venerdì 3 dicembre, il Comune ha ricordato i tanti progetti attivi in questo settore: i patti di collaborazione stipulati sono stati 10 nel 2020, 13 nel 2021 e coinvolgono 600 cittadini attivi. Accanto a questa forma più strutturata di collaborazione ci sono iniziative pensate, semplificate e proposte dall’Amministrazione comunale per favorire la cura dei beni comuni in alcuni determinati ambiti come pulizia strade e aree verdi, decoro panchine, abbellimento spazi scolastici. Adotta un’aiuola, Ritocchi urbani, Al mio quartiere ci penso anch’io sono patti semplici che hanno raccolto negli anni più di 160 adesioni e coinvolgono circa 900 cittadini singoli o impegnati in associazioni, comitati, classi.

Il concorso per diventare capitale europea del volontariato, indetto per la prima volta nel 2013 dal Centro europeo del volontariato (Cev), mira a promuovere il volontariato a livello locale, dando un riconoscimento alle città che supportano e rafforzano le partnership con i centri di volontariato e con le organizzazioni che coinvolgono i volontari e promuovono il volontariato e il suo impatto sul territorio. La partecipazione permette di proiettare le città partecipanti e vincitrici in una dimensione europea, con un’occasione unica per lo scambio di buone pratiche e per l’instaurarsi di relazioni e partnership.

Sotto il coordinamento del servizio Welfare e coesione sociale, il contributo di tutti i servizi dell’amministrazione e la fattiva collaborazione del Csv, è partito così il percorso che porterà alla presentazione della candidatura ufficiale entro il prossimo mese di giugno.

Nei mesi di gennaio e febbraio verranno organizzati incontri sul territorio aperti a tutti i cittadini e a tutte le realtà formali e informali che operano nel volontariato nei diversi sobborghi e quartieri. Tutto il percorso verso la presentazione della candidatura sarà accompagnato dal logo realizzato dalle studentesse e dagli studenti della IV A dell’Istituto Pavoniano Artigianelli per le arti grafiche, nell’ambito del corso ArtImpresa: una mano che tiene fra le dita un cuore blu su sfondo giallo, abbinamento che richiama i colori di Trento, e che si affianca all’hashtag #aTrentoVolo.

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