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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Niente conciliazione fra sindacati e Provincia, continua il braccio di ferro sulla scuola

Senza esito l'incontro di ieri fra le parti sul tema del prolungamento fino a fine luglio, tocca al Commissario del governo trovare ora una mediazione

Si è tenuto nel pomeriggio di ieri, senza esito positivo, un tentativo di conciliazione tra la Provincia autonoma di Trento e le Organizzazioni Sindacali, in merito alla proclamazione dello stato di agitazione del personale insegnante delle scuole dell’infanzia provinciali e equiparate, riferito alla volontà della Giunta provinciale di prolungare il calendario scolastico delle scuole dell’infanzia per il mese di luglio. “Crediamo fortemente in questa proposta indirizzata prevalentemente ai bambini, oltre che alle famiglie, a conclusione di un anno particolarmente impegnativo per i riflessi a tutti noti che la pandemia ha portato con sé” ha spiegato l’assessore all’istruzione Mirko Bisesti .

La Provincia, nel ribadire  la volontà di prolungare il calendario scolastico delle scuole dell’infanzia nel mese di luglio, con l’intento di facilitare  bambini e  famiglie pur non penalizzando il personale scolastico, ha formulato una proposta di conciliazione che comprende due aspetti caratterizzanti. Il primo prevede la fruibilità per il personale  insegnante di una settimana di ferie durante questo periodo di apertura, da svolgersi entro il 31 luglio 2021. Il secondo introduce un rinvio al 6 settembre 2021 della ripresa del calendario scolastico per il prossimo anno. La ratio delle proposte è finalizzata a garantire, a tutto il personale, almeno 6 settimane di pausa prima della ripresa delle attività autunnali. 

Nel corso dell’incontro è stata ribadita la formulazione della proposta pedagogica che poggia sulla volontà di voler mantenere un’offerta educativa di spessore, offrendo servizi di qualità e non ricreativi. “Il prolungamento del calendario scolastico nel mese di luglio – ha ribadito l’assessore Bisesti – va in continuità con le finalità educative e pedagogiche stabilite dalle progettazioni contestuali e collegiali dei singoli istituti. Le attività previste saranno pertanto in armonia con lo spirito autentico della scuola e garantiranno continuità di approccio, di principi e di obiettivi nell’ottica della salvaguardia dei diritti dei bambini, oltre che a supporto della genitorialità”. Per parte sindacale le proposte non sono state ritenute soddisfacenti, pertanto sarà ora compito del Commissario del Governo individuare gli elementi per la conciliazione delle parti.

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