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Covid, un anno in prima linea: la testimonianza di Ivan

Apss ha realizzato un video in cui racconta brevemente un anno di pandemia

Dalle immagini di una Trento deserta durante il primo lockdown, quello della primavera del 2020, al viaggio nei reparti di terapia intensiva che un anno dopo sono ancora sotto forte pressione. È il racconto di “Un anno in prima linea”, il video che l’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento ha realizzato in occasione del primo anniversario dall’inizio della pandemia. Il protagonista è Ivan Eccli, 70 anni, uno dei primi pazienti covid ricoverati in terapia intensiva, che esattamente un anno fa lottava in corsia e ora, in occasione del controllo annuale, è tornato in ospedale per incontrare il personale del reparto tra cui l’infermiera che durante il ricovero gli leggeva i messaggi provenienti da casa.

È la storia di uno dei 539 pazienti che dall’inizio della pandemia, in Trentino, hanno avuto bisogno di cure in terapia intensiva. Eccli, originario di Salorno, si è trasferito sulla collina di Trento qualche anno fa, dopo aver lavorato a lungo nel mondo della scuola in Alto Adige. Attraverso la sua voce riemergono i tanti interrogativi della primavera 2020 (quando il mondo in pochi giorni è completamente cambiato) ma anche la grande riconoscenza verso la sanità trentina: «Quando sento le notizie sui nuovi ricoverati in terapia intensiva mi viene una stretta al cuore – dice Eccli – e penso con grande riconoscenza ai medici, agli infermieri e a tutto il personale che dopo un anno sono ancora in prima linea». Una storia di speranza, che ci invita però a mantenere grande prudenza e attenzione: a un anno di distanza infatti la sanità trentina è ancora concentrata nella lotta contro il virus.

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