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Statale della Valsugana, ancora un nulla di fatto. Fugatti: "I Comuni decidano"

Nessuna delle tre opzioni soddisfa tutte le parti coinvolte. La Pat garantisce la sostenibilità economica con un finanziamento di 65 milioni di euro

Venti osservazioni (otto delle quali formulate da amministrazioni locali, Consigli comunali e gruppi consiliari delle quattro municipalità interessate) per un totale di circa 880 persone coinvolte, tra cui cittadini appartenenti ad associazioni e comitati. Eppure, nonostante la partecipazione alla fase di concertazione pubblica, sulla riorganizzazione della strada statale 47 della Valsugana è mancata un’adesione spontanea verso una delle tre soluzioni al vaglio.

Dal canto suo la Provincia autonoma di Trento garantisce la sostenibilità economica di tutte le possibili ipotesi in campo con un finanziamento di circa 65 milioni di euro. L'obiettivo - ha spiegato il presidente Maurizio Fugatti invitando i Comuni a fare sintesi per individuare una soluzione condivisa in tempi brevi - è garantire una migliore gestione del traffico che percorre la valle. "Per i territori decidere è un diritto, ma è anche un dovere", ha detto il presidente.

L’opera, attesa da tempo, è stata inserita dalla Giunta provinciale tra i cinque interventi strategici per lo sviluppo del Trentino, affidandola al commissario straordinario Stefano Torresani. 

Tre le ipotesi analizzate all’interno del documento di progettazione preliminare, sul quale il territorio ha espresso le proprie osservazioni, vi sono:

  • la “variante a 4 corsie” (proprosta dai territori e sviluppata poi sotto il profilo tecnico) che prevede un sottopasso/sovrappasso sulla Ss 47;
  • una versione ottimizzata della cosiddetta “2+2 corsie” con o senza viadotto (già approvata dalla Giunta provinciale nel 2020 e successivamente rivista su richiesta dei Comuni);
  • una soluzione in affiancamento alla ferrovia della Valsugana, che prevede la realizzazione di un corridoio infrastrutturale composto dall’attuale Ss47, dalla ferrovia e dalla nuova statale.

Tra i temi al centro delle osservazioni formulate nel corso della concertazione ci sono il consumo di suolo agricolo, l’impatto ambientale e paesaggistico, la sicurezza e i costi. Cinque delle 20 osservazioni hanno detto “no” alla “4 corsie”, ma è emersa da sette osservazioni la richiesta di un adeguamento della Ss47 esistente, per la sua messa in sicurezza nel tratto compreso tra lo svincolo di Scurelle e Barricata. Una a soluzione temporanea, ma che consentirebbe di raggiungere un risultato in tempi minori e con investimenti più contenuti attraverso l’aggiunta delle banchine e l’eliminazione o la semplificazione di accessi e uscite. 
 

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