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Scuola dell'infanzia, scontro ancora aperto tra sindacati e Provincia: parte la protesta

 Flc Cgil, Cisl Scuola, Fgu-Satos passano ai fatti con la conferma dello stato di agitazione iniziato ad aprile e l’avvio di azioni di protesta. Da mercoledì 19 maggio tutto il personale della scuola dell’infanzia si atterrà scrupolosamente al rispetto di quanto previsto dal contratto di lavoro, senza alcuna disponibilità aggiuntiva

Non si trova un punto di incontro sulla scuola dell'infanzia in provincia di Trento. La provincia lo tiene aperte per il mese di luglio, sindacati e maestre si oppongono. Le posizioni di sindacati e amministrazione provinciale rimangono troppo distanti, opposte quasi. «Anche l’ultimo tentativo di trovare un punto ragionevole di mediazione, davanti al Commissariato del Governo, non ha portato alcun passo in avanti» scrivono le organizzazioni sindacali. «Di fronte alla posizione intransigente dell’Assessorato all’Istruzione e del Dipartimento provinciale sono falliti i molteplici tentativi di risolvere il conflitto».

Per questo motivio Flc Cgil, Cisl Scuola, Fgu-Satos passano ai fatti con la conferma dello stato di agitazione iniziato ad aprile e l’avvio di azioni di protesta. Da mercoledì 19 maggio tutto il personale della scuola dell’infanzia si atterrà scrupolosamente al rispetto di quanto previsto dal contratto di lavoro, senza alcuna disponibilità aggiuntiva. «Una scelta non facile per chi svolge il proprio lavoro con professionalità e dedizione, cercando sempre le soluzioni migliori per i bambini e le bambine» commentano i sindacati. «La situazione non consente altro».

Da mercoledì, dunque: 

  • l'utilizzo della strumentazione informatica personale, cellulari compresi, non è prevista dal contratto. Dunque non verrà più utilizzata. Per qualsiasi attività di servizio si dovrà usare solo la strumentazione fornita dal datore di lavoro;
  • verranno svolte solo le ore programmate dal collegio docenti e comunque nel limite del monte ore previsto dal contratto per le attività funzionali alla didattica;
  • la disponibilità ad organizzare le sostituzioni dell’apertura mattutina non è prevista contrattualmente. Dunque ci si limiterà all’obbligo previsto dalla normativa e cioè quello di avvisare dell’assenza il datore di lavoro;
  • i dati di presenza di bambini e personale per l'azienda sanitaria non possono essere raccolti durante le ore di didattica frontale, le eventuali ore aggiuntive necessarie vanno, dunque, segnate come straordinarie e si useranno solo strumenti messi a disposizione della Provincia;
  • non si effettuerà più lavoro straordinario che non sia riconosciuto economicamente come da contratto;
  • le iscrizioni alla scuola dell’infanzia per il mese di luglio saranno gestite esclusivamente dagli uffici provinciali competenti.

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