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Scuola, la Fondazione Gimbe bacchetta il Trentino: "Il 18% del personale non è vaccinato"

Secondo il presidente Cartabellotta, "l'obiettivo delle lezioni in presenza al 100% rischia di essere disatteso"

Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, torna a bacchettare il Trentino (ma non solo) sui dati delle vaccinazioni. Nello specifico, a preoccupare è il numero di operatori non vaccinati nel mondo della scuola: se in tutta Italia la percentuale di docenti e collaboratori scolastici non vaccinati si ferma al 6,1%, nella Provincia autonoma di Trento questa cifra triplica, toccando il 18%. Addirittura peggio l'Alto Adige, dove il 21,2% del personale scolastico (più di un dipendente su 5) non ha ricevuto nemmeno una dose.

Le due provincie autonome occupano i primi due posti di questa speciale classifica, davanti a Valle d'Aosta, Piemonte, Sicilia, Basilicata con il 10,9%, Lombardia (10,5%), Umbria, Liguria, Puglia, Sardegna con il 5%, Emilia Romagna, Veneto e infine le Marche con il 3%. In 7 regioni - Lazio, Friuli Venezia Giulia, Molise, Abruzzo, Campania, Toscana e Calabria - il 100% del personale risulta aver concluso la vaccinazione.

Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ha presentato i dati nel corso dell'evento di Cittadinanzattiva in programma a Roma nella mattinata di mercoledì 22 settembre, dove è stata illustrata un'anteprima del Report Gimbe sulla Sicurezza covid 19 nelle scuole.

"L'obiettivo del governo di garantire la scuola in presenza al 100% rischia di essere fortemente disatteso come dimostra il numero di classi e studenti già in quarantena. È una strategia molto rischiosa puntare esclusivamente sulla vaccinazione senza screening sistematici e interventi di sistema su aerazione, ventilazione e gestione trasporti" ha detto Cartabellotta commentando i dati, e ribadendo che "il rischio zero a scuola non esiste".

Per Cartabellotta, "serve un approccio multisistema" per combattere la diffusione del Covid nelle scuole, perchè - stando ad alcune simulazioni - anche se ci sono gli studenti e il personale vaccinato, si usano le mascherine, c'è il distanziamento, si fanno gli screening, un 13% di studenti rischia comunque di infettarsi.

"Le evidenze scientifiche dimostrano che per minimizzare il rischio della circolazione virale nelle scuole è neceessario attuare tutti gli interventi di prevenzione - osserva il presidente di Gimbe - ma i vaccini per gli under 12 anni non sono disponibili, per gli over 12 anni la copertura ha nette differenze regionali. Le mascherine si usano solo dalla scuola elementare in poi, manca uno screening sistematico e il disanziamento è subordinato agli aspetti logistici mentre mancano interventi strutturali, nele scuole, su aerazione, ventilazione e trasporti". Di qui l'osservazione della Fondazione Gimbe che ricorda di aver già rilevato che era una stragegia "molto rischiosa puntare esclusivamente sulla vaccinazione del personale scolastico e degli studenti over 12" e che fa temere agli esperti della Fondazione che l'obiettivo del 100% di scuola in presenza sia a rischio.

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