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A22, dopo lo sciopero dei casellanti arriva la replica della società: "Motivazioni incomprensibili"

I sindacati chiedono la riapertura di un confronto e denunciano carenza di personale

I casellanti della Modena-Brennero scioperano, i sindacati chiedono la riapertura di un tavolo, la società replica parlando di "rammarico" e "incredulo stupore". Giorni caldi, e non tanto per il traffico, sull'autostrada A22. Domenica 2 e lunedì 3 infatti è andato in scena lo sciopero del comparto dell'esazione, contro la scelta della società di non procedere all'attivazione di nuovi contratti, anche a tempo determinato, a fronte di una carenza di organico ormai assodata.

"Il problema esiste e non può essere ignorato" dicono i segretari Franco Pinna (Filt-Cgil), Francesco Vaccina (Fit Cisl), Alessia Sarselli (Uiltrasporti) e Francesco Porrari (Sla Cisal). "Non può essere ritenuto normale che il funzionamento del comparto sia basato sul lavoro straordinario dei dipendenti e, dunque, anche sul volontariato. Nessuno qui si tira indietro o non è disposto a fare la propria parte. Analoga responsabilità deve arrivare però dall’azienda. In A22 non c’è chi lavora pancia a terra e chi no, nè il sindacato è contrario a processi di innovazione e dunque all’automazione dei pedaggi. Non si può però decidere senza coinvolgimento e a spese dei lavoratori".

Le sigle dunque chiedono la riapertura di un confronto con la società: "Auspichiamo che A22 accolga la nostra richiesta. In caso contrario non escludiamo nuove mobilitazioni in tempi rapidissimi", concludono i sindacati.

La replica è affidata ad una nota, giunta nella serata di martedì. "La società Autostrada del Brennero ha appreso con tacito rammarico della conferma dello sciopero del comparto esazione indetto per il 2 e il 3 gennaio 2022 dalle organizzazioni sindacali e preso atto con incredulo stupore delle motivazioni addotte" si legge.

Secondo quanto riporta il gestore dell'autostrada, nessuna richiesta di incontro è stata fatta pervenire alla società prima della proclamazione dello sciopero. Una mobilitazione dunque con motivazioni "del tutto incomprensibili", in quanto "le ferie sono state regolarmente godute a dicembre, come nel corso di tutto il 2021, e le ore di straordinario del 2021 non sono state superiori a quelle degli anni precedenti".

In merito alla necessità di assumere personale stagionale, A22 snocciola alcuni dati: "Con mezza Europa in lockdown - si legge nella nota - e un traffico leggero che nei giorni di Natale e Capodanno è ondeggiato tra un -30% e un -60%, per un calo complessivo nel mese di dicembre del -21%, non è chiaro perché la società dovrebbe richiedere, o prevedere per le prossime settimane, un particolare ricorso al lavoro straordinario e men che meno perché, a fronte di un crollo del traffico da tempo ampiamente prevedibile, si dovrebbe assumere personale stagionale come se nulla di anomalo stesse accadendo nel mondo". Non si esclude comunque la possibilità di ricorrere all'assunzione di personale stagionale, ma "programmata a fronte di un incremento dei carichi di lavoro".

"Nonostante il rammarico per una decisione che arriva proprio nelle settimane in cui una quota significativa del personale della società sta lavorando alacremente alla definizione di una proposta di finanza di progetto che mira a garantire sul territorio numerosi posti di lavoro e ingenti investimenti per i decenni a seguire, la società auspica il ritorno ad un clima costruttivo anche per quanto riguarda il comparto esazione e confida che le organizzazioni sindacali, in particolare le sigle confederali, possano rivedere in questa fase storica l'ordine delle proprie priorità", conclude la nota.

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