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Restauri / Rovereto

Torna a splendere il Famedio, dove viene ricordato chi ha reso "grande" Rovereto

Il comune è intervenuto per dare nuova dignità alla tomba che raccoglie i personaggi illustri della città nell’ala settecentesca del Cimitero di San Marco. Il prossimo anno sarà restauro della facciata colonnata

Il Famedio di Rovereto è tornato al suo originario splendore. A permettere il recupero del monumento collocato nel Parco Cimiteriale di San Marco, nell’ala settecentesca (il cimitero di San Marco è stato consacrato nel 1836, ma fu edificato durante la prima occupazione napoleonica, nel 1796) e particolarmente significativo per la comunità è stato l'importante lavoro di restauro. È questo un monumento particolarmente significativo per la comunità, il luogo dove riposano e vengono ricordate le persone che hanno scritto pagine importanti della storia della città. Dalla pedagogista Antonietta Giacomelli, al barone Valeriano de Malfatti. Poi, gli archeologi Paolo Orsi e Federico Halbherr, l’ideatore della Campana dei Caduti, don Antonio Rossaro; l’architetto Luciano Baldessari; il letterato Francesco Antonio Marsilli. Sono però questi solo alcuni dei personaggi illustri che qui vengono celebrati per l’operato in vita.

Tomba Famedio Rovereto

Il mosaico sommitale presentava ammaloramenti diffusi e distacchi delle tessere compositive in diverse parti della superficie ed era per questo stato segnalato ancora a marzo del 2022 dal gestore dei Servizi Cimiteriali Smr srl. "La memoria di coloro che hanno contribuito alla crescita sociale, culturale ed economica della città è preziosa per chi oggi vive la nostra realtà e per le generazioni a venire - spiega l’assessore Carlo Plotegher . Il Famedio è il luogo dove vengono ricordati coloro che hanno operato dando lustro e fama alla città di Rovereto e il restauro del monumento ha rappresentato un dovere nei loro confronti ma soprattutto nei confronti dei cittadini tutti".

L’intervento, effettuato dalla ditta Bronzini Restauri di Rovereto, è costato circa 3000 euro e in particolare l’intervento ha riguardato la pulizia delle sedimentazioni del tempo sui marmi, il restauro del mosaico in tessere dorate e di alcune parti deteriorate della cornice in legno.

"Con questa operazione di manutenzione, effettuata in tempi rapidi, è stato possibile non solo dare nuova dignità al monumento, ma evitare ulteriori e più onerosi interventi in futuro su un simbolo della città. Ciò che tramandiamo attraverso quest’opera è fondamentale per ricordare l’identità di Rovereto e dei roveretani che qui hanno un luogo della memoria collettiva. Per il prossimo anno - conclude Plotegher - è prevista la partenza dei lavori in quattro distinti lotti dell'intera facciata della colonnata del cimitero di San marco. Anche in questo caso si tratta di una necessità di attivare dei restauri necessari, al fine di non esporre l'amministrazione a costi maggiori in futuro".

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