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Fine dello stato di emergenza: nuovo decreto e riaperture

Giorni contati per lo stato di emergenza. Ecco qualche anticipazione

Giorni contati per la fine dello stato di emergenza covid italiano. A confermare che non verrà rinnovato è stato il ministro della Salute Roberto Speranza che ha spiegato come il 17 marzo il consiglio dei ministri definirà il cronoprogramma di riaperture per accompagnare l'Italia verso la nuova normalità, dal 31 marzo in poi.

"Il Green Pass ha rappresentato un pezzo fondamentale della strategia italiana di lotta al Covid, credo che i numeri siano chiarissimi. Grazie agli strumenti messi in campo, compreso lo strumento del Green Pass, che è stato un acceleratore delle vaccinazioni, siamo riusciti a superare la stagione dell'autunno-inverno senza chiusure generalizzate" ha detto Speranza rispondendo in aula alla Camera a un'interrogazione sulla certificazione verde Covid. "Lo stato di emergenza - ha aggiunto Speranza - non verrà rinnovato e noi offriremo un piano di uscita basato sull'evidenza scientifica e sul quadro epidemiologico".

Covid, una fase nuova

Come spiega Today, si apre quindi da aprile una nuova fase della strategia italiana di contrasto alla pandemia di covid-19 proprio mentre in tutto il mondo si assiste a un nuovo picco di contagi che tuttavia nella maggior parte dei casi non provoca sintomi gravi. 

Ma potremmo quindi abbandonare presto il green pass? Se dalle Regioni arriva l'appello ad abbandonare tutte le restrizioni entro Pasqua, sono tuttavia diversi e scaglionati i traguardi da raggiungere, a partire dall'uso delle mascherine a quello della necessità del Green pass per accedere ad esercizi commerciali, così come la sorveglianza scolastica.

Come spiegato dal sottosegretario Costa l'intenzione è quello di togliere il Green pass dal primo aprile per bar, ristoranti e attività sportive all'aperto. Contestualmente, ci sarà il passaggio del super Green pass al Green pass base anche in altre attività al chiuso.

Tuttavia ci sono milioni di italiani ancora esposti a un virus che è tutt'altro che scomparso: se il 91% degli italiani con più di 12 anni ha avuto almeno la prima dose, solo il 64,58% della popolazione ha ricevuto la terza dose e 1,7 milioni di over 50 non ha ricevuto neppure una dose. Un rischio alla luce delle nuove varianti estremamente contagiose. 

Green pass, cosa cambia dal 1 aprile

Cosa cambia quindi in concreto dal primo aprile? 

  • dall'1 aprile niente più obbligo di Green pass rafforzato nei luoghi all’aperto, in ristoranti e bar e sui trasporti pubblici;
  • dal primo maggio stop a qualunque tipo di Green pass per l'accesso ai luoghi al chiuso, dai ristoranti ai cinema alle attività di vario tipo;
  • dal primo maggio niente più obbligo di portare la Ffp2 per assistere ai concerti, resterà invece l'obbligo di mascherina sui mezzi pubblici;
  • fino al 15 giugno obbligo di green pass sul lavoro;
  • resta l’obbligo vaccinale per gli over 50.

In sintesi stop a tutte le certificazioni verdi per mangiare ai tavolini all’esterno di bar e ristoranti, per svolgere attività sportiva all’aria aperta, per sedersi a vedere un film, uno spettacolo, un concerto o una partita all'aperto. Il green pass resisterà invece fino al primo maggio nei luoghi al chiuso, ma - dai trasporti pubblici, ai cinema, ai locali, agli hotel, ai musei, alle biblioteche - dovrebbe bastare quello base, ottenuto anche con il tampone, e non più quello rafforzato. Il confronto però è ancora aperto, attività per attività, con particolare attenzione a quelle più a rischio assembramenti. 

Fonte: Today

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