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Riaperture la zona bianca con (quasi) tutto aperto e niente coprifuoco: il calendario

Decade la misura che impone la "chiusura notturna" e praticamente tutte le attività potranno essere riaperte subito in zona bianca. I punti fissi sono sempre gli stessi, essenziali, basilari: mascherine, distanziamento, areazione e sanificazione dei luoghi chiusi

Le direttive da rispettare sono sempre le stesse: indossare le mascherine, mantenere il distanziamento, areare e sanificare i luoghi chiusi. Nelle regioni in zona bianca decade però immediatamente il coprifuoco e tutte le attività potranno essere riaperte subito senza attendere le tappe fissate dall’ultimo decreto del governo Draghi. Lo prevede l’accordo siglato tra i presidenti di Regione, rappresentati da Massimiliano Fedriga, e il ministro della Salute Roberto Speranza. All’incontro hanno partecipato Giovanni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute e Silvio Brusaferro, Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità. «Soddisfatto dall’intesa con Regioni e Iss su zone bianche. C'è la consapevolezza che serve ancora prudenza e gradualità», ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza.

Il calendario delle regioni a giugno 2021

A breve, già dal primo giugno, passeranno in zona bianca Sardegna, Molise e Friuli Venezia-Giulia. La settimana successiva dovrebbe essere la volta di Veneto, Liguria, Abruzzo e Umbria. Poi via via le altre, dal 14 giugno dovrebbero unirsi Trentino, Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio (e spera anche il Piemonte). Entro fine giugno tutta Italia o quasi dovrebbe essere bianca.

Come riporta Today, l’incidenza nazionale, con i dati sui contagi di ieri, è scesa a 49 casi per centomila abitanti, appena meno della fatidica soglia dei 50 casi per centomila, la quota sotto cui è possibile, secondo ministero della Salute e Iss, riprendere una piena attività di tracciamento abbandonando gran parte delle misure di contenimento. In sintesi, la soglia "psicologica" della zona bianca nazionale è a un passo. L'ultima volta in cui c'è stata un'incidenza sotto 50 fu a ottobre 2020, oltre 7 mesi fa. L’attesa è tutta per il monitoraggio di venerdì 28 maggio e per i prossimi: devono esserci tre monitoraggi consecutivi con incidenza sotto 50 (e rischio basso) per consentire a una regione di entrare in zona bianca.

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