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"Putin lotta con il cancro alla tiroide"

È la tesi a cui è giunta un'inchiesta di un media indipendente russo attraverso una serie di indizi e documenti ufficiali. Il Cremlino smentisce

Vladimir Putin soffrirebbe di cancro alla tiroide, o comunque delle conseguenze di questa malattia. È la conclusione a cui sono giunti i giornalisti di The Project, un media indipendente russo, sulla base di una serie di documenti ufficiali dai quali emerge la particolare composizione del team ristretto di medici che segue il capo del Cremlino. Indizi che si aggiungono ad altri comportamenti insoliti del presidente russo durante la pandemia.

La clinica dei vip

Da tempo si parla di una possibile malattia che Putin, 70 anni quest'anno, terrebbe nascosta. Da leader del Paese, ha fatto della propria prestanza fisica uno strumento di consenso: judo, partite di hockey, galoppate a cavallo nella foresta (anche a torso nudo). E, come ha ricostruito The Project, negli ultimi anni ha curato con attenzione il suo stato di salute, anche seguendo pratiche non proprio scientifiche (come immergersi nel sangue di cervo), e soprattutto facendosi accompagnare in ogni suo spostamento da un team di medici.

Proprio da qui parte l'inchiesta di The Project. Secondo una fonte vicina al presidente, Putin ha cominciato a frequentare negli anni anni la clinica Cchp, a Kuntsevo, nella parte occidentale di Mosca. L'ospedale è considerato il migliore della Russia, e avrebbe un reparto dedicato agli ospiti che necessitano di discrezione massima. Tra i medici del reparto vip c'era anche Dmitry Verbovoy, esperto di malattie acute, ferite e avvelenamenti, che nel tempo avrebbe stretto un rapporto personale con Putin, ricompensato con onorificenze.

Lo specialista del cancro alla tiroide

The Project ha focalizzato la sua attenzione su un trio di medici che sembra seguire Putin con maggiore frequenza: gli otorinolaringoiatri Lor Shcheglov e Igor Esakov, e il chirurgo Yevgeny Selivanov: "Shcheglov è volato da Putin a Sochi 59 volte in quattro anni ed è rimasto con lui per 282 giorni. Selivanov 35 volte e per 166 giorni". Selivanov, scrive The Project, "è un chirurgo, almeno fino a poco tempo fa specializzato in oncologia", per la precisione sul problema "del cancro alla tiroide nei pazienti anziani". Lor Shcheglov è anche un chirurgo, e "segue Putin così incessantemente che durante gli eventi pubblici è spesso ripreso in foto con il capo dello Stato". Suo padre è stato di recente nominato deputato della Duma con Russia Unita, il partito di Putin. 

Secondo The Project, i "meriti" di questo team di medici vanno ricondotti a un presunto cancro alla tiroide del presidente. Un indizio è l'interesse pubblicamente dimostrato dal presidente per questo tipo di tumore. "Nel luglio 2020 ha incontrato il capo del Centro nazionale di ricerca medica di endocrinologia, Ivan Dedov, che è il capo della figlia maggiore di Putin, Maria - scrive The Project -. Dedov ha parlato al presidente dell'elevata prevalenza del cancro alla tiroide e del nuovo farmaco ormonale 'Tyrogin', che combatte le metastasi dopo l'intervento chirurgico. 'Garantisce un recupero del 95-98%?' ha chiesto Putin, la risposta è stata affermativa".

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