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Val di Fiemme / Val di Fiemme e Fassa

Perché il Comitato Olimpico Internazionale è arrivato a Predazzo

A darne notizia è stata la PaT stessa. I rappresentanti hanno visto anche il progetto di adeguamento dei trampolini per il salto. In estate il bando

Una delegazione del Cio (Comitato Olimpico Internazionale) è arrivata in val di Fiemme, a inizio maggio, per effettuare un sopralluogo alle strutture che serviranno allo svolgimento delle gare olimpiche in Trentino durante i Giochi invernali del 2026. A darne notizia è stata la PaT stessa che inoltre sottolineato che i rappresentanti del comitato hanno preso visione del progetto di adeguamento dei trampolini per il salto di Predazzo, esprimendo soddisfazione per la loro impostazione. In particolare è stato apprezzato il fatto che i lavori previsti, una volta completati, renderanno le strutture di Predazzo adeguate ai più moderni standard Olimpici.

Trampolini di Predazzo-2

Lavori necessari

I lavori ai trampolini del salto di Predazzo erano comunque necessari, indipendentemente dai giochi olimpici, visto che le strutture, realizzate ormai 30 anni fa, richiedevano di essere sottoposti a manutenzione straordinaria. Il progetto di adeguamento delle strutture, sottolineano l’assessore allo sport della Provincia autonoma e il sindaco di Predazzo, è stato concordato con il Cio e la federazione sportiva cui fa riferimento l'attività del salto dal trampolino e approvato dal consiglio comunale, prendendo così atto di alcune esigenze emerse proprio a seguito del confronto con i due enti.

Gli adeguamenti previsti

Le strutture avevano necessità di essere adeguate agli attuali standard olimpici e rese maggiormente adatte alle competizioni con l'aggiornamento di alcuni elementi come la collocazione della torre dei giudici, per renderla maggiormente idonea alla valutazione delle competizioni, oltre al rifacimento del servizio per trasferire gli atleti in quota. Inoltre, i trampolini vanno allungati per renderli adatti alle performance attuali degli atleti e far sì che siano valide anche per il futuro, quindi dopo le Olimpiadi del 2026. I lavori, sottolinea la Provincia autonoma, sono conseguenza della necessità di operare la manutenzione straordinaria a strutture ormai datate e di adeguarle agli standard olimpici.

La prospettiva, come confermato dalla PaT, è quella di bandire l'appalto durante l’estate.

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