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Il ricorso degli animalisti è stato respinto dal Consiglio di Stato

I giudici del secondo grado del tribunale amministrativo hanno detto "no" al ricorso dei gruppi animalisti

Il Consiglio di Stato ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato nella giornata di ieri dalle associazioni animaliste Enpa, Leida e Oipa contro le decisioni del Tar, che ha bloccato l'abbattimento dell'orsa F36, disponendone la cattura. Il Consiglio di Stato ritiene ammissibile l'appello avverso decreto cautelare monocratico solo "in casi limite di "abnormità" del decreto cautelare monocratico del Tar". In questo caso, aggiunge il Consiglio di Stato nella sentenza, "il bene protetto, benché di rilevanza costituzionale, non rischia di essere definitivamente sacrificato prima della valutazione collegiale dell'appello cautelare".

Insomma i giudici del secondo grado del tribunale amministrativo hanno detto "no" al ricorso dei gruppi animalisti che avevano impugnato il provvedimento del Tar di Trento, che aveva dato l'ok alla cattura ma stoppando l'uccisione e su questo è la Provincia ad aver fatto il ricorso. "La cattura di mamma orsa finirebbe nei fatti per condannare a morte il suo piccolo, che in questa vicenda non ha alcuna parte. C'è pochissimo tempo: F36 è radiocollarata e potrebbe essere catturata da un momento all'altro", scrivono le associazioni.

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