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Moda ma anche protezione: tutto quello che c'è da sapere sugli occhiali da sole

Con la salute non si scherza, gli occhiali da sole sono a tutti gli effetti dispositvi di protezione individuale. Ecco i consigli del Centro Consumatori per scegliere al meglio

Accessorio indispensabile per godersi l'estate all'aria aperta, oggetto di moda entrato nell'iconografia popolare grazie a star del cinema e della musica. Ma anche dispositivo di protezione da prendere mlto seriamente. Gli occhiali da sole proteggono i nostri occhi dalle radiazioni solari, dando un tocco decisamente personale al nostro viso, alla nostra immagine, perfino al nostor modo di rapportarci con gli altri: chi di noi non li ha indossati almeno una volta per mascherare una notte in bianco, oppure per sfuggire allo sguardo dell'altro? Ebbene, c'è molto altro da sapere.

A spiegarlo ci pensa il Crtcu, il Centro Ricerca e Tutela Consumatori e Utenti di Trento. "Gli occhiali da sole sono molto più, di un semplice accessorio di moda: assolvono infatti funzioni di ben altro rilievo" spiega una nota. Non tutti sanno, per esempio, che l'Unione Europea li ha classificati come “dispositivo di protezione individuale”, nella prima di tre categorie: sono infatti progettati tenendo conto che è la persona che li usa a doverne valutare l’efficacia, in relazione al possibile rischio dal quale vuole proteggersi.

Il cliente, dunque, si assume tutti i rischi dell'acquisto. Un po' di sana informazione non può che fare bene: gli occhiali da sole, infatti, devono essere accompagnati da marcatura CE e nota informativa. Il marchio CE deve essere apposto sugli occhiali in modo visibile, leggibile, indelebile. Non è regolare apporre la marcatura con un adesivo. Con la marcatura CE il fabbricante attesta, a seguito di prove di conformità e sotto la propria responsabilità, la rispondenza ai requisiti di sicurezza previsti.

"Va ricordato - spiega il Crtcu - che, se le dimensioni degli occhiali non permettono altrimenti, la marcatura può essere apposta anche sull’imballaggio. La nota informativa, preparata e rilasciata dal fabbricante e redatta in lingua italiana, deve contenere, oltre al nome e all’indirizzo dello stesso o di colui che lo rappresenta, informazioni dettagliate". Ecco cosa deve riportare la nota informativa:

  • La categoria del filtro solare (da 0 a 4 a seconda delle condizioni di illuminazione)
  • Il tipo di filtro solare (per esempio fotocromatico, polarizzante o degradante)
  • La classe ottica (1a o 2a, in base alla qualità ottica della lente)
  • Le istruzioni di impiego, di pulizia e di manutenzione.
  • Per scegliere le categorie e i tipi di filtro adatti tenere conto che le categorie di filtro solare sono:
  • Categoria 0 – 1 (filtro trasparente, molto chiaro o chiaro): per locali chiusi e giornate con poca illuminazione
  • Categoria 2 (filtro medio): per illuminazioni medie e giornate nuvolose
  • Categoria 3 (filtro scuro): per uso generale in pieno sole
  • Categoria 4 (filtro molto scuro): per forti illuminazioni, alta montagna, superfici riverberanti. Il colore delle lenti è ininfluente sul potere filtrante

Oltre che di tipo “normale”, i filtri solari possono essere:

  • Fotocromatici: scurendosi al sole e schiarendosi all’ombra, si adattano meglio a condizioni metereologiche e di luminosità variabili
  • Polarizzanti: filtrano anche i riflessi e, oltre a proteggere gli occhi, migliorano la visibilità
  • Degradanti: grazie al loro disegno sono particolarmente adatti alla guida, perché consentono una notevole attenuazione della luce solare e una visibilità della strada ottimale
  • Specchiati: il trattamento di specchiatura infine, applicabile ad ogni tipo di lente, può essere utile in condizioni di luce molto intensa, come sulla neve e sui ghiacciai.

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