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La questione

Soil gas, quando riprende il monitoraggio sulle aree Sloi-Carbochimica

A fermare la campagna di controlli era stata l’opposizione dei proprietari. Non è più previsto lo stoccaggio dei materiali di scavo, ma l’analisi dei dati sarà importante per avere informazioni sullo stato attuale delle aree inquinate

Partirà il prossimo 13 marzo la nuova attività di monitoraggio del soil gas sull’area ex Sloi- Carbochimica da parte di Italferr. Preannunciata già lo scorso settembre insieme all’esecuzione del cantiere pilota, la campagna di rilevamenti si era fermata per l’opposizione della Tim Srl, proprietaria dell’area.

In base a quanto riporta l’articolo 15 del Testo Unico sulle espropriazioni per pubblica utilità, Rfi ha emesso l’autorizzazione all’accesso all’area in questione e dunque al monitoraggio, che sarà preceduto dallo sfalcio della vegetazione a partire dal prossimo 6 marzo.

Cos’è il soil gas e le analisi in partenza

Il soil gas è quell’insieme di vapori e polveri emesso da un terreno. Le analisi saranno avviate anche se l’utilizzo delle aree Sin per lo stoccaggio dei materiali di scavo non è più previsto dal progetto della circonvallazione ferroviaria.

Come spiegato dal Comune, è stato ritenuto comunque necessario procedere all’indagine, perché dall’analisi dei dati sarà possibile ricavare informazioni importanti sullo stato attuale delle aree inquinate e sulle loro emissioni. Questo tipo di rilevamento non viene fatto da parecchi anni proprio a causa dell’opposizione dei proprietari dell’area.

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