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Negli ospedali trentini scattano limitazioni alle visite

Si potrà accedere solo con super green pass e un solo visitatore per paziente

Considerata l'attuale situazione epidemiologica e il repentino aumento dei ricoveri Covid, che sta mettendo in grave difficoltà le strutture ospedaliere del Trentino, l’Azienda provinciale per i servizi sanitari ha annunciato che verranno limitati gli accessi ai visitatori dei pazienti ricoverati. Saranno ammesse le sole visite ritenute necessarie dai direttori delle singole Unità operative, nel numero massimo di 1 visitatore per paziente, che dovrà essere munito di green pass rafforzato.

Lo comunica la stessa Azienda sanitaria in una nota, a margine della conferenza stampa nella quale il presidente della provincia Maurizio Fugatti e il dg dell'Apss Antonio Ferro hanno tracciato un bilancio finale della maratona vaccinale da poco conclusa.

"Ringraziamo ognuna delle 71.361 persone che negli scorsi giorni hanno scelto di aderire alla campagna, realizzata grazie a centinaia di sanitari, personale della Provincia e volontari che sono scesi in campo dedicando il loro tempo per il bene della comunità trentina" ha detto Fugatti commentando i dati.

In 5 giorni - durante i quali i centri di somministrazione sono rimasti aperti dalle 6 del mattino a mezzanotte - la percentuale delle terze dosi è salita a quota 22,7% (fino al 3 dicembre erano l’8%) superando la media nazionale che si ferma al 16%. La fascia di età che ha aderito in maniera particolarmente convinta è quella dei 50-69enni, pari a 37mila unità. "Ne osserveremo gli effetti già nei prossimi giorni, ma non nascondiamo la preoccupazione rispetto al trend dei contagi e soprattutto rispetto alle ospedalizzazioni e ai ricoveri in terapia intensiva, che ci sta facendo scivolare verso la zona gialla" ha aggiunto il presidente Fugatti. Intanto la campagna prosegue, con altri 20.861 trentini (di cui 768 prime dosi) in lista d’attesa fino alla Vigilia di Natale, mentre dal primo al 3 dicembre le vaccinazioni erano state circa 10mila. 

Su un totale di 71.361 somministrazioni di vaccino anti-Covid, nel corso della maratona le prime dosi sono state 4.116 ed i non prenotati che hanno avuto accesso ai diversi centri distribuiti sul territorio provinciale sono stati ben 14.872. Pur essendosi prenotati, in circa cinquemila non si sono presentati all’appuntamento probabilmente frenati dall’intensa nevicata del giorno dell’Immacolata. Tra i Comuni trentini con la maggiore affluenza ai centri vaccinali si segnalano per le terze dosi Livo (20,6%), Luserna e Sporminore (20,2%), Moena e Croviana (19,8%); per le prime dosi Ronchi Valsugana (2,4%), Soraga di Fassa (2,2%), Ruffré-Mendola (1,8%).

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