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Maestri di sci all'attacco: "Burocrazia a rilento, attendiamo i ristori da 5 mesi"

Dopo la stagione saltata, sia il collegio nazionale che quello provinciale chiedono sostegno

"Cinque mesi per tre firme e ancora si attende la 'bollinatura' della Corte dei Conti. Se l'Italia sportiva conquista il mondo non è così per l'operatività della macchina burocratica che si conferma nei bassifondi delle classifiche". Così, in una nota citata dall'agenzia Ansa, il presidente del Collegio nazionale dei Maestri di sci Beppe Cuc e il presidente del Collegio del Trentino, Mario Panizza, in merito ai ristori a favore dei maestri di sci e più in generale del mondo della neve dopo la chiusura forzata durante la scorsa stagione invernale per via dell'emergenza da Covid 19.

Un settore, quello delle scuole di sci, che in Trentino conta circa 2800 professionisti e una sessantina tra scuole e associazioni, e che ora chiede rassicurazioni per il futuro: "Il ministro al turismo Massimo Garavaglia ha firmato il decreto di marzo già due mesi fa, il ministro all' economia e finanze Daniele Franco ha apposto la firma un mese fa e ora il tutto è ancora in attesa della ragioneria della Corte dei Conti, con la relativa delibera di impegno finanziario. Ora aspettiamo che entro fine mese siano erogati anche i sostegni alla nostra categoria per guardare con maggiore fiducia al prossimo inverno" dicono i rappresentanti della categoria.

Non è la prima volta che il Collegio fa sentire la sua voce: già durante l'assemblea di maggio infatti, la richiesta di un sostegno economico per far fronte ai mancati introiti dell'ultimo inverno era stata tra i punti centrali.

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