rotate-mobile
Attualità

Lotta alle zanzare: come Trento affronta il problema

Protocollo, monitoraggio e zone trattate

La lotta alla zanzara è iniziata già a maggio a Trento, il Comune, insieme a Muse e Apss lavora su un nuovo piano di interventi per cercare di contrastare il problema della proliferazione dell'insetto. Dal 2009, spiegano dal Comune, la zanzara tigre ha iniziato a presentarsi con regolarità nel fondovalle di Trento. Nel 2018 c'è stato un netto cambiamento per quanto riguarda gli ambiti territoriali soggetti agli interventi di disinfestazione e le nuove modalità di monitoraggio. Infatti il comune di Trento, in condivisione con il Muse e l'Azienda provinciale per i servizi sanitari, ha elaborato un nuovo piano di interventi prendendo spunto dalle "Linee guida per il controllo della zanzara tigre in Provincia di Trento".

Aree trattamento 2022_page-0001-2

Il protocollo prevede che fin dall'inizio del mese di maggio vengano avviate, tramite la società Novareti, attività sistematiche di disinfestazione di tombini/caditoie a mezzo di larvicida microbiologico nelle aree e strade pubbliche nell'ambito dei centri abitati del fondovalle: tali attività proseguono fino a settembre con cadenza di 3 settimane nei mesi di giugno-luglio-agosto e di 5 settimane nei mesi di maggio e settembre. Le zone interessate dal trattamento sono quelle indicate nell’allegata cartografia.

Inoltre, il Servizio gestione strade e parchi assicura operazioni di disinfestazione analoghe nei parchi e nelle aree verdi ricadenti nell'ambito cittadino e il Servizio Funerario cura le aree del cimitero di Trento. I tratti delle rogge a cielo aperto del fondovalle sono invece trattati, sempre con prodotto larvicida, dal Consorzio di Bonifica.

Per quanto riguarda le attività di monitoraggio, necessario al fine di controllare il grado di infestazione e le dinamiche di espansione dell'insetto e per poter approntare nel modo più opportuno gli interventi di disinfestazione, all'inizio di giugno sono state posizionate a cura del Muse le ovitrappole. Il progetto dal 2018 è stato integrato con l'aggiunta di alcune trappole anche per insetti adulti. Inoltre a partire dallo stesso anno l'attività comprende anche il progetto denominato "Citizen Science", che comporta la volontaria collaborazione con alcuni cittadini sensibilizzati che ospitano sulla loro proprietà le ovitrappole con l'obiettivo di monitorare l'espansione della zanzara tigre nei sobborghi e in zone sopra i 600 metri di quota, ove la sua presenza non era stata ancora segnalata se non in maniera occasionale.

L'utilizzo di adulticidi, sottolineano dal Comune, non produce risultati selettivi poiché agisce su tutti gli insetti presenti e crea danno sia alla biodiversità che ai preziosi insetti impollinatori: esso viene quindi concordato con l'Azienda provinciale per i servizi sanitari solo nei casi di emergenza sanitaria o in casi particolarmente problematici.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lotta alle zanzare: come Trento affronta il problema

TrentoToday è in caricamento