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Emergenza abitativa

Itea sconfitta in tribunale, i soggetti fragili non si sfrattano

Esulta il sindacato Sunia Cgil dopo il caso di un anziano dell'Alto Garda

Itea sconfitta in Corte d’Appello, con il tribunale che rigetta il ricorso dell’ente e conferma che i soggetti fragili over 65 hanno diritto alla proroga dell’alloggio. Anche quando si stratta di un appartamento d’emergenza.

Una sentenza che arriva dopo il ricorso che Itea aveva fatto a seguito del pronunciamento del tribunale di Trento dello scorso maggio, il quale si era opposto allo sfratto di un 69enne che assieme alla sua famiglia si trovava in un appartamento dell’Alto Garda con un contratto di locazione temporanea.

Come riportato dalla sigla sindacale Sunia Cgil, Itea, basandosi sul parere del servizio casa della Comunità di Valle, aveva intimato lo sfratto alla famiglia dell’anziano, ritenendo non applicabile l’articolo della legge provinciale (il 15/2005, che riconosce le condizioni di emergenza e fragilità e che si applica a tutte le tipologie contrattuali) sull’edilizia popolare. Secondo la Corte d’Appello di Trento tale parere non solo non sarebbe da ritenersi vincolante, ma riporterebbe argomenti giuridici “non condivisibili”, non tenendo conto di una situazione di oggettiva difficoltà della famiglia, composta oltre che dall’anziano, anche da una moglie malata e da tre figli.

Così Manuela Faggioni, segretaria provinciale di Sunia Cgil: “Come detto nei mesi scorsi il ricorso di Itea contro la decisione a favore dell’inquilino era una scelta legittima, ma non opportuna vista la mission sociale della società. In ogni caso speriamo che anche questo, insieme alla nuova presidenza, aiuti a costruire relazioni costruttive con Itea a vantaggio di tutte le inquiline e gli inquilini nel rispetto della legge. Crediamo sia indispensabile un cambio di passo nelle politiche per la casa ed è indispensabile che la nuova giunta assuma tra le sue priorità di governo l’emergenza abitativa. Siamo molto preoccupati dello stallo in cui è bloccata la maggioranza. Oggi non abbiamo un titolare delle deleghe sulle politiche abitative perché anche quella ‘poltrona’ è stata oggetto di uno sconcertante braccio di ferro tra i partiti di maggioranza”.

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