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Funivia Trento-Bondone, si attende il finanziamento dal ministero

La Giunta assicura: "Tra Passeggeri e incassi, le stime confermano il valore dell'opera"

"Il nuovo collegamento funiviario previsto fra Trento e il monte Bondone è sostenibile dal punto di vista tecnico, economico e delle prospettive future di gestione". È quanto emerge dall'analisi trasportistica che ha dato l’ok alla richiesta di finanziamento al ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili.

L'investimento complessivo dell'opera ammonta a quasi 75 milioni di euro (74.977.317,91). Di questi, 37,5 milioni (37.448.232,02) sono stati richiesti al ministero come contributo pubblico per realizzare poi l'intera opera. Il finanziamento andrebbe a coprire il primo tratto Trento-Sardagna.

"L'opera è sostenibile", assicurano dalla Provincia. Secondo lo studio effettuato si stima infatti un valore totale dei benefici di quasi 80 milioni di euro (79.776.839,30) tra riduzione delle emissioni inquinanti, dei tempi di percorrenza, ricadute sociali e rilancio delle attività economiche, aumento dell’attrattività e destagionalizzazione del turismo in città e sul monte Bondone.

La Giunta provinciale ha così firmato una delibera con la quale ha approvato gli esiti dello studio di fattibilità e il progetto preliminare, frutto del lavoro del gruppo congiunto Trentino sviluppo, Provincia e Comune. Con la stessa delibera l'esecutivo ha dato il via libera alla domanda di finanziamento per la parte pubblica del collegamento funiviario.

In caso di risposta positiva dal ministero, il secondo lotto (da Sardagna a Vaneze e da Vaneze a Vason) sarà realizzato attraverso il partenariato pubblico-privato. Il privato verrà individuato attraverso una manifestazione di interesse e dovrà realizzare l’intero tracciato.

Il presupposto per avere il contributo del ministero è che almeno il 35 per cento del costo sia pagato dalle tariffe all’utente: secondo lo studio trasportistico i flussi di traffico consentiranno una copertura del 40 per cento dei costi. 

Si stima che il primo tratto (Trento-Sardagna) intercetterà 600mila passeggeri annui e il secondo (fino a Vaneze e Vason) 900mila, che si traducono rispettivamente in 900mila euro e 1,3 milioni di euro di incassi, garantendo così le soglie di sostenibilità gestionale.

L'impianto non sarà solo a uso turistico: è pensato a tutti gli effetti come trasporto pubblico locale. Verrà quindi assorbita la funzione oggi svolta dalla funivia Trento-Sardagna, migliorandone funzionalità e localizzazione anche attraverso un collegamento urbano tra sinistra e destra Adige presso il polo intermodale ex Sit. Il prolungamento del percorso a fune fino alle località di Vaneze e Vason porterà inoltre il servizio anche ai residenti e ai fruitori turistici della montagna.

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