Le università di Trento e Verona uniscono le forze nel segno del Cerism

Su sport, montagna e salute le università di Trento e Verona si danno manforte, creando una partnership che pone al centro il Cerism di Rovereto. La convenzione interuniversitaria tra i due atenei, presentata in pompa magna anche alla presenza dei vertici provinciali, del sindaco di Rovereto Francesco Valduga e del presidente di Trentino Sviluppo Sergio Anzelini, punta ad estendersi non solo alla gran parte del mondo universitario italiano, ma anche alle realtà internazionali.

Una convenzione che il rettore trentino Flavio Deflorian ha commentato così: “Con questa firma rafforziamo la cooperazione in un settore chiave per l’innovazione e le scienze della vita a Rovereto, sviluppando l'ambito della ricerca che si affianca alla formazione. Lo sport è infatti una potente leva di sviluppo e non dimentichiamo che il Trentino, secondo una recente classifica, è la provincia più sportiva d’Italia”. A fargli eco il collega scaligero Pier Francesco Nocini: “Con questa convenzione il Cerism torna un centro interateneo. Accordi come questi sono il risultato di una strategia e di un lavoro progettato insieme e pienamente condiviso”.

Quella tra Trento e Verona non è una collaborazione inedita: infatti, nel corso degli anni sono stati creati progetti di successo nell’ambito della didattica e della ricerca, tra cui il corso di laurea magistrale interateneo in Scienze dello sport e della prestazione fisica. Soddisfatto anche l’assessore provinciale allo Sviluppo Economico Achille Spinelli: “Mi fa piacere che i due poli universitari vadano a formalizzare e consolidare ulteriormente il rapporto di proficua collaborazione costruito in questi anni e che ciò avvenga nei nuovi spazi di Progetto Manifattura a Rovereto. Così facendo si crea una filiera della conoscenza per i giovani che studiano all’Università degli sport di montagna”.