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Fine di un'epoca / Centro storico / Piazza Dante

Addio al "bacuchèl" delle sorelle Campestrin

Flora e Favilla vanno in pensione e un pezzo della città chiude i battenti. Ma forse non per sempre

Un altro pezzo di Trento se ne va: l’edicola bar tabacchi di piazza Dante delle sorelle Campestrin, crocevia tra il Palazzo della Provincia e la stazione dei treni, chiude i battenti.

Flora e Favilla sono due icone non solo del loro chiosco polifunzionale, o bacuchèl che dir si voglia, ma della città intera. Praticamente chiunque almeno una volta le avrà incrociate o si sarà fermato a prendere un caffè, una brioche, un giornale o un biglietto del bus. Una decisione figlia dei tempi che verranno a Trento, tra il progetto di rifacimento della stazione, passando per il fatto che il chiosco è un bene pubblico di proprietà del comune e può essere concesso in gestione solo con una procedura di gara e dopo una ristrutturazione che lo adegui alle normative.

Questo, assieme a una serie di altre vicissitudini che hanno portato alla decisione della chiusura il prossimo 20 gennaio e di raggiungere la pensione alle sorelle Floria e Favilla.

Il saluto del sindaco

Così il primo cittadino di Trento Franco Ianeselli: “Il chiosco di Flora e di sua sorella Favilla non è solo un’attività economica: in questi anni è stato un punto d’incontro, un presidio, una luce accesa prima dell’alba, quando la città è ancora addormentata. Che chiuda dispiace a tutti, me compreso. Del resto, Flora e Favilla potevano rimanere lì un altro anno, ma hanno deciso di godersi da subito la meritata pensione. Le ringrazio per il servizio che hanno reso alla città in questi 27 anni e auguro a entrambe di vivere al meglio questa nuova fase della vita”.

Conclude il sindaco: “Se qualcuno è interessato a portare avanti l’attività, il bacche di piazza Dante resterà al suo posto anche nei prossimi anni, naturalmente dopo che saranno realizzati gli interventi necessari”.

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