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Cashback, la novità in arrivo sui micro-pagamenti: cosa cambia

Tante le ipotesi avanzate negli ultimi mesi sul destino del cashback. Il motivo? Quelle transazioni anomale per ottener il super-bonus. Si è, forse, raggiunto un punto sulla questione

Cambiamenti in vista anche per il Cashbackil programma che premia chi paga con carta e app. La rivoluzione sarebbe legata al fenomeno dei "micropagamenti" nello stesso esercizio commerciale per la scalata della vetta che dà accesso al maxi premio. Quella strategia che tanto aveva fatto discutere potrebbe non essere più utile per raggiunger l'obiettivo di ottenere il super rimborso da 1.500 euro messo in palio per i primi 100.000 cittadini che totalizzano, in un semestre, il maggior numero di transazioni con carte di credito, carte di debito e prepagate, bancomat e app di pagamento (super cashback).

Come riporta Today, il fenomeno dei micropagamenti si era visto nelle fasi iniziali quando, proprio per scalare la classifica, molti utenti hanno iniziato ad eseguire micro-transazioni di importi irrisori: nulla di illegale, dal moemento che non è vietato, ma il 'trucchetto' è stato notato dagli esercenti, spesso titolari di stazioni di rifornimento, che lamentano il costo delle commissioni e danni alle apparecchiature. Qualche esempio: a Faenza i titolari di una pompa di benzina hanno segnalato 15 operazioni in pochi minuti effettuate dalla stessa persona. Tutte di importo esiguo e ovviamente in modalità self-service. Un altro caso di transazioni multiple è stato segnalato a Mortara, in provincia di Pavia, dove una persona ha fatto rifornimento per 60 centesimi totali a suon di 10 centesimi per ogni singolo intervento. «L'incasso è stato inferiore alle commissioni da pagare» ha commentato con amarezza il titolare. Ma gli episodi sono tantissimi. 

La novità sui micro-pagamenti

Il governo aveva già deciso di intervenire, molti temevano che il sistema premiante sarebbe stato eliminato, ma la direzione pare diversa. Da quanto si apprende, pare infatti che sui cellulari di chi ha effettuato «transazioni anomale» (benché perfettamente legali, ricordiamolo…) dovrebbe arrivare un sms in cui si avvisa che le «transazioni ricorrenti di importo irrisorio, effettuate in numero elevato presso lo stesso esercente» non saranno valide per la classifica del super cashback. Agli utenti verrà comunque concesso diritto di replica: entro sette giorni inviando un modulo on line gli acquirenti potranno spiegare nel dettaglio il perché di quelle transazioni e, se la replica viene ritenuta convincente, i pagamenti saranno riammessi nel novero di quelli validi per ottenere il cashback. Insomma, per chi ha puntato tutto sul "trucchetto" delle mini-transazioni si annunciano tempi duri.  

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