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Martedì, 19 Marzo 2024
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Il nuovo Dpcm e le novità su bar, ristoranti e zone rosse: cosa c'è nella bozza

Le regole contenute nel decreto saranno in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Tra i principali cambiamenti contenuti nel documento provvisorio inviato alle Regioni c'è la stretta sulle zone rosse, dove rimarranno chiusi anche barbieri e parrucchieri

Manca poco per conoscere il nuovo Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) che entrerà in vigore il 6 marzo e durerà fino al 6 aprile compreso. Il nuovo provvedimento, il primo di Mario Draghi, conterrà come sempre le regole per fronteggiare l'epidemia, tenendo conto dell'andamento attuale. Come riporta Today, la versione definitiva del documento non è ancora stata approvata, ma nella bozza del decreto sono presenti alcune novità, Dalla stretta sulle zone rosse, in cui dovranno rimanere chiusi barbieri e parrucchieri, allo stop a sale giochi e divertimento. Le 18 resta l'orario fissato per la chiusura di bar e ristoranti, mentre salta definitivamente la stagione sciistica. Fino al 6 aprile non riapriranno neanche piscine e palestre ma sarà consentito lo sport all'aperto. 

Stretta sulla zona rossa: chiusi barbieri e parrucchieri

Chiudono barbieri e parrucchieri nelle zone rosse. È una delle novità contenute nella bozza del nuovo Dpcm che il governo ha inviato alle Regioni: «Sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell'allegato 24», tra parentesi però è riportato che dall'allegato 24 vengono eliminati i «servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere».

Non solo musei. Dal 27 marzo riaprono anche i musei  con prenorazione online, cinema e teatri. «Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto. A decorrere dal 27 marzo 2021» si legge nel testo «gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi. Le attività potranno svolgersi a condizione che siano approvati nuovi protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento, approvati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e validati dal Comitato tecnico-scientifico, che indichino anche il numero massimo di spettatori per spettacoli all'aperto e di spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni» stabilite dal Dpcm. La notizia era stata anticipata nel pomeriggio dal ministro della Cultura Franceschini.

Bar e ristoranti: orario di chiusura resta alle 18

«Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle 5 fino alle 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi». È quanto si nelle nella bozza del Dpcm con le nuove disposizione anti Covid. «Dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati», si legge ancora. «Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze» specifica tra l'altro il Dpcm. «0Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 e 47.25 l'asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18,00».

Le scuole superiori restano aperte

La decisione non è definitiva, il governo aspetta infatti il parere del Cts sulle nuove varianti. Ma nella bozza del Dpcm che il governo ha inviato alle Regioni le scuole restano aperte. «Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado» si legge «adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, almeno al 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento della popolazione studentesca delle predette istituzioni sia garantita l'attività didattica in presenza. La restante parte dell'attività didattica è svolta tramite il ricorso alla didattica a distanza". Nel testo, di differente rispetto al precedente Dpcm, è inoltre riportato che "al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa».

Restano chiuse palestre e piscine: sì allo sport all'aperto

La bozza del decreto conferma la chiusura delle strutture per attività sportive: «Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali. Ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere svolte all'aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento». 

Salta la stagione sciistica

Salta definitivamente la stagione sciistica 2020-2021. La bozza del Dpcm inviato alle Regioni conferma infatti che le piste non riapriranno fino al 6 aprile, dunque stagione finita. «Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici. Gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip) e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni, nonché per lo svolgimento delle prove di abilitazione all'esercizio della professione di maestro di sci» si legge nella bozza.

Fiere e discoteche chiuse anche in zona bianca

In zona bianca «restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto, comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso».

Restano chiuse sale gioco, scommesse e parchi divertimento

«Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all'interno di locali adibiti ad attività differente». Lo specifica la bozza del Dcpm con le nuove norme anti Covid. «Sono sospese le attività dei parchi tematici e di divertimento. È consentito l'accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all'aria aperta, con l'ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia di cui all'allegato 8», si legge ancora.

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