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Ambiente

Per contrastare i danni del bostrico si punta alla specie antagonista

È una delle possibilità su cui sta riflettendo la Coldiretti che, sul tema, ha contattato anche il Governo

La siccità non porta in dote solo un problema legato all’approvvigionamento idrico, ma anche una questione particolarmente delicata per quanto riguarda gli insetti; uno nello specifico, il bostrico. Facciamo però un passo indietro, anche e soprattutto per capire la situazione legata al Trentino: dopo Vaia, centinaia di migliaia di tronchi abbattuti e rimasti a terra hanno favorito la proliferazione del bostrico tipografico, un coleottero che ama il clima arido ed asciutto ed è capace di determinare la morte degli alberi indeboliti dalla compromissione degli habitat.

Un problema non solo del nostro territorio, intendiamoci, anche perché proprio su questo aspetti è intervenuto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nella lettera inviata al Ministro dell’Agricoltura e della  Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Picchetto Fratin e ai presidenti delle Regioni interessate. Lettera nella quale ha espresso la necessità un intervento e di serietà di azione.

Come se non bastasse, Coldiretti ha sottolineato che il bostrico ha contribuito ad aumentare il deficit commerciale nel settore del legno. Insomma, l’ennesimo campanello d’allarme. Sul tema si è espresso così il presidente della Coldiretti del Trentino Gianluca Barbacovi: “Abbiamo chiesto di dare priorità all’avvio di un programma di eradicazione della specie e di risanamento ambientale delle aree a partire dalla costituzione di un tavolo di lavoro in grado di coinvolgere le competenze delle amministrazioni interessate a livello statale e regionale e degli istituti di ricerca pubblici insieme alle Università che abbiano acquisito specifiche competenze al riguardo. Si sta valutando l’opportunità di introdurre insetti antagonisti, avvalendosi delle procedure previste del d.lgs. 230/2017 sul rilascio delle specie esotiche invasive per motivi di interesse generale”. 

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