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Martedì, 19 Marzo 2024
Attualità Andalo

L'abete ultracentenario tagliato ad Andalo per diventare l'albero di Natale del Papa

Forti critiche hanno avvolto il viaggio di questo albero trentino di 113 anni

Centotredici anni di vita in Trentino per finire la popria vita a Roma, come albero di Natale per il 2021. È di questo che si discute animatamente in Trentino, tra le frange più "green" della politica. Di quell'abete rosso ultracentenario, alto 28 metri, tagliato ad Andalo e caricato su un camion per raggiungere piazza San Pietro. Pesantissime le critiche da parte di molte. Tra tutte, riportiamo quella di Lucia Coppola, di Europa Verde: "Inevitabile chiedersi se fosse proprio necessario. Gli alberi sono parte di ecosistemi plurali in sintonia e ognuno di loro riveste un ruolo speciale, interattivo, nel suo ecosistema. È molto più che semplice bellezza".

Profonda la riflessione che Coppola ha affidato al suo pubblico su Facebook ricordando come, oggi, il senso profondo del Natale "passa attraversa la cura del Creato e si rivolge ormai a cittadini consapevoli del fatto che anche le tradizioni possono trasformarsi coi tempi e aderire a pratiche meno impattanti e più ecologiche. Nel rispetto di tutte le sensibilità e senza voler colpevolizzare nessuno credo sia giusto riflettere anche alla luce di una rinnovata e diffusa sensibilità ambientale".

Lo sconcerto arriva anche da chi, quell'albero lo vedrà pieno di luci e decorazioni durante le festività. “Il maestoso abete rosso di 113 anni sradicato ad Andalo, in Trentino Alto Adige, e destinato ad abbellire Piazza San Pietro è una ferita per la natura e per il Natale. Indubbiamente il Papa, sempre attento ai temi ambientali, non era informato. Ma chi ha gestito per lui la vicenda non ha compreso il danno che ha provocato a un’intera comunità. Un dolore per tutti i cittadini, che si sono visti privare di un elemento fondamentale, anche se proveniente dalla gestione forestale sostenibile certificata". Così Nando Bonessio, presidente della commissione capitolina, sport, benessere e qualità della vita, e Guglielmo Calcerano, assessore ai lavori pubblici e patrimonio del Municipio Roma X, ed esponente di Europa Verde.

L'auspicio di Bonessio e Calcerano è che l’amministrazione comunale capitolina e, in particolare, l’assessora all’ambiente Sabrina Alfonsi "non cada nella stessa logica di voler sacrificare un albero per celebrare il Natale. "Chiediamo che venga realizzata una struttura innovativa, dalla grande carica emotiva. Che dia il senso della festa e che possa essere utilizzata negli anni futuri, in modo da contenere lo spreco ed evitare di abbattere nuovamente alberature monumentali".  

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