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Insulta il suo superiore di origini marocchine: sergente degli Alpini condannato

Un anno e sei mesi, quando il pm ne aveva chiesi solamente quattro. Sentenza storica al Tribunale militare, ma la vicenda è particolarmente complessa

Sentenza storica per il Tribunale militare di Verona, che ha condannato un sergente degli Alpini per aver ripetutamente insultato un suo superiore, un maggiore di origini marocchine. Si tratta del primo ed unico ufficiale di origini marocchine in Italia, naturalmente cittadino italiano: Karim Akalay Bensallam, di stanza nel bellunese.

Secondo l'accusa, il sergente Carmelo Lo Manto avrebbe pronunciato in diverse occasioni frasi razziste nei confronti del superiore: "Sto marocchino di m…", "pezzo di m… sto meschino", "non è degno di stare nell'esercito italiano". Il Tribunale militare di Verona lo ha condannato ad un anno e sei mesi di carcere per diffamazione militare continua ed aggravata dalla discriminazione etnica. Il pm aveva chiesto una pena più bassa, quattro mesi, ma la Corte ha deciso di aumentarla. E' la prima volta in Italia che la discriminante razziale viene applicata in una sentenza militare. 

Sentenza "incredibile" per il legale difensore del sergente, che promette ricorso: "con 14 testimoni a favore che smentivano il maggiore e che non sono mai stati sentiti a processo, chiaramente faremo appello". Che fra i due non corresse buon sangue era noto da tempo, e non si tratta solamente di voci di caserma. Bensallam, infatti, era finito sotto processo con l'accusa di aver aggredito Lo Manto, ma il procedimento si era chiuso con un proscioglimento per "particolare tenuità del fatto".
 

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