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La vicenda

Dopo i fatti di Rimini, Alpini in campo contro le molestie

La vicenda dell’Adunata ha portato il corpo a una presa di posizione: lanciata la piattaforma online per combattere gli abusi

Il caso delle molestie avvenute all’Adunata degli Alpini di Rimini torna nuovamente in auge; questa volta, però, il riferimento non è tanto alla cronaca, quanto a un’iniziativa che vede in prima linea proprio l’Associazione Nazionale Alpini.

“Dopo l’Adunata di Rimini abbiamo avviato, proprio basandoci sui nostri valori, incentrati su spirito di servizio, solidarietà, amore per la convivenza e la pace, una riflessione profonda e concreta anche sul tema dei comportamenti molesti: in Italia il 31% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale (fonte: ISTAT). Parliamo di quasi 7 milioni di donne, ovvero una su tre. Oltre l’80% delle donne è stata oggetto di molestie verbali: fischi, approcci a sfondo sessuale, che in altre nazioni costituiscono reato” spiegano gli Alpini in un comunicato, annunciando l’avvio di un progetto di sensibilizzazione attraverso cui gli associati sappiano riconoscere i comportamenti inadeguati.

Non è finita qua: “Intraprenderemo azioni rivolte a tutti, raccogliendo anche questa sfida che poche realtà si sono candidate ad affrontare, lasciando le donne spesso sole ad affrontare questo tema, in un clima troppe volte contraddistinto da sterili contrapposizioni” si legge ancora nel comunicato. 

Spazio, quindi, a confronti e collaborazioni  per la sensibilizzazione sul tema. In questo senso rientra anche il lancio della piattaforma online per chiunque voglia impegnarsi nel contrasto alle molestie.

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