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Violenza di genere, anche Ala ha la sua panchina rossa

Anche Ala ha la sua panchina rossa, un luogo in cui fermarsi e prendere coscienza di un male che affligge la società: la violenza sulle donne. È stata installata a settembre ad Ala la panchina rossa, simbolo della campagna di sensibilizzazione contro i femminicidi e la violenza di genere. Un fenomeno che, viste anche le ultime notizie di cronaca, non accenna a diminuire. Diversi i casi resi noti dalla stampa nazionale di donne uccise dai loro compagni o ex fidanzati. La panchina è stata installata in piazza Giovanni XXIII vicino alla chiesa dei Cappuccini.

La panchina rossa

La panchina rossa (colore del sangue) è il simbolo di un posto che sarebbe stato occupato da una donna che invece non c'è più, vittima della violenza maschile. È un ulteriore simbolo dell'adesione del Comune alle campagne di sensibilizzazione contro la violenza di genere.

La richiesta di averne una anche ad Ala era stata avanzata proprio dal sindaco Claudio Soini, qualche mese prima. Il cantiere comunale ha così recuperato la panchina, dipingendola di rosso. È poi stata stampata una targhetta (con lo slogan “non sei sola” e i numeri di telefono utili in caso di necessità o emergenza), posizionata sullo schienale.

Non è il primo simbolo di adesione di Ala alle iniziative contro la violenza sulle donne. Per esempio, da alcuni anni, ogni 25 novembre, sventola un drappo rosso dal balcone del municipio, e nei luoghi pubblici sono stati collocati i “posti occupati”, le sedie vuote, che idealmente ricordano le donne vittime di violenza. 

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