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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Covid, ad aprile sarà un "liberi tutti"?

Il parere dell'esperto su quello che potrebbe accadere se il 31 marzo cesserà lo stato di emergenza

La fine dello stato di emergenza si avvicina. Sembra infatti che la linea rossa sia stata marcata al 31 marzo senza pericolo di essere mandata ancora. E quindi viene spontaneo chiedersi: cosa succederà da aprile? Sarà un "liberi tutti"? Una volta passata l'emergenza e una volta cresciuta la percentuale dei vaccinati, si potrebbe pensare a una "amnistia" per i no vax, annullando di fatto tutti i paletti dettati dall'obbligo di green pass. Ipotesi, queste, avanzate dall'infettivologo Matteo Bassetti, in un'intervista a La Nazione-Carlino-Giorno. "Come in ogni guerra, una volta esaurita a marzo l'emergenza, in questo caso sanitaria, credo sia necessaria una sorta di amnistia per i non vaccinati - dice - . Non ha più senso protrarre misure come il green pass che sono nate per favorire la vaccinazione e non per comprimere la vita delle persone".

Secondo Bassetti "Tra due mesi ci avvicineremo ulteriormente al 95% di popolazione over 12 vaccinata, senza contare che, da qui alla primavera prossima, l'infezione se la piglieranno anche coloro che ancora si ostinano a rifiutare la profilassi. Saranno immunizzati anche loro. A quel punto il Green pass avrà esaurito la sua funzione, continuare a chiederlo per entrare nei negozi o per prendere un caffè rischierebbe solo di far chiudere il Paese" nell'ottica "del fallimento delle attività commerciali".

Quattro milioni di "no vax"

Secondo quanto riportato da Today, le ipotesi del ritorno a una vita normale, se non pre Covid almeno qualcosa che le somigli, vengono ridimensionate dai numeri dei "no vax". Secondo i dati diffusi dal ministro della Salute, Roberto Speranza siamo ormai "al 91% di over 12 con prima dose, all'88% di doppia dose e quasi 35 milioni con il booster" ma c'è ancora una fetta di popolazione che dice "No" e che, nonostante i limiti imposti a chi non ha la certificazione verde rafforzata, si guarda bene dal farsi vaccinare.
 
"C'è un'alta adesione alla vaccinazione" anti-Covid, "anche alla terza dose, ma c'è purtroppo ancora una quota dei nostri concittadini sopra i vent'anni - circa 4 milioni di persone - che fanno fatica ad accogliere l'offerta dei vaccini", dice il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro.

Green pass solo all'estero?

Anche se il Green pass venisse abolito in Italia, bisogna tenere bene in mente che comunque non porterebbe a un'eliminazione totale in tutto il mondo. La Commissione europea ha proposto l'estensione del termine ultimo della validità del certificato dall'attuale 30 giugno di quest'anno allo stesso giorno del 2023. 

 La proposta deve essere accompagnata da un rapporto che giustifichi la necessità delle modifiche legislative, che l'esecutivo Ue deve avere pronta entro il 31 marzo. Deve poi passare attraverso la procedura legislativa prima del 30 giugno, quando scade l'attuale termine di validità del certificato Covid. L'estensione però non impone anche l'utilizzo a livello nazionale, che resta una scelta e una prerogativa dei governi.

Fonte: Today

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