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Baratter a processo per l'accordo con gli Schützen chiede di fare volontariato

L'avvocato del consigliere, sotto accusa per corruzione elettorale, ha chiesto la "messa alla prova" ovvero un periodo di volontariato presso un'associazione benefica

Potrebbe concludersi con un periodo di "lavori socialmente utili" per il consigliere Lorenzo Baratter, il processo che lo vede imputato per corruzione elettorale, scaturito dall'accordo, giunto alla redazione de L'Adige, sottoscritto con gli Schützen orima delle elezioni provinciali.

In un video diffuso sulla sua pagina facebook personale dopo l'udienza di questa mattina Baratter, professandosi innocente, ha ribadito come il suo avvocato abbia portato al Giudice la testimonianza di circa 50 Schützen che hanno confermato di non aver ricevuto alcuna indicazione di voto. 

La difesa ha quindi chiesto la possibilità di avvalersi dell'istituto della "messa alla prova", ovvero un periodo di volontariato presso un'associazione che lavora a vantaggio degli ultimi. Per Baratter significherebbe una sospensione del processo, senza nessuna definitiva condanna o assoluzione. Diversa invece la linea difensiva degli altri due imputati, Paolo Dalprà e Giuseppe Corona, comandante e vicecomandante dei cappelli piumati, che hanno chiesto il rinvio a giudizio per il prossimo 20 febbraio. Si attende ora, per tutti e tre, il pronunciamento del Giudice. AGGIORNAMENTO: Baratter prosciolto, Corona e Dalprà assolti. La Corte d'Appello: "Non ci fu corruzione elettorale"

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