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Un giallo in Trentino? Assolutamente sì. Ecco "L'occhio del falco"

Il romanzo di Federico Bonati porta la nostra terra nel panorama del noir letterario italiano

Anche il Trentino entra – finalmente – nel panorama del giallo italiano. E lo fa con un’indagine che unisce un giornalista e un vicequestore, chiamati a indagare su un cadavere con abiti e un dettaglio decisamente curiosi che viene ritrovato a Pejo 3000. Si tratta de “L’occhio del falco”, terza fatica letteraria di Federico Bonati, firma di Trentotoday, pubblicato nei giorni scorsi da Affiori e, nel 2023, da inedito premiato per la Miglior Ambientazione al Giallo Festival.

La trama

Loriano Zaccari è un ex giornalista del Messaggero che, dopo il naufragio del suo matrimonio e il licenziamento dal quotidiano romano, si trasferisce in Val di Sole (Pellizzano è il centro dell’azione del romanzo, ma anche Malè, Pejo e il capoluogo, ndr) per collaborare con l’Eco di Trento. Un giorno, sull’altura di Pejo 3000, viene trovato un cadavere congelato con addosso una divisa della Prima guerra mondiale. Sembrerebbe il cadavere di un milite ignoto, se non fosse per un semplice ma fondamentale dettaglio che proprio Zaccari riesce a scorgere.

Un dettaglio che fa mettere sulle sue tracce il vicequestore Clara Neccini, graduata della Polizia di Stato spedita a Trento un anno prima. Tra i due inizia quindi una collaborazione segreta per svelare il mistero, nonostante l’iniziale diffidenza; ma le cose, come Loriano ben presto impara, non sono mai quelle che sembrano.

L’opera sarà presentata nei prossimi giorni dall’autore al Festival Barchette di Carta ad Anagni, alla libreria Sinestetica di Roma, all’Arbart Studio di Novi di Modena, con altre date in arrivo. Tra cui, va detto, anche alcuni appuntamenti in Trentino in via di definizione.

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