Pellizzano trionfa al Giallo Festival con "L’occhio del falco"

Pellizzano sul gradino più alto del Giallo Festival durante la premiazione avvenuta sabato 20 maggio al Salone del Libro di Torino. Il romanzo inedito “L’occhio del falco” di Federico Bonati, giornalista di Trentotoday e già autore di due opere di narrativa “Pelle” (edito da Augh Edizioni) e “Post” (edito da Alise Editore), ha vinto il primo premio nella sezione Miglior Ambientazione.

Pellizzano soprattutto, e poi Pejo, Malè e Trento: sono queste le location scelte dall’autore per ambientare il suo giallo che ha convinto la giuria di uno dei premi di riferimento del giallo italiano a livello nazionale. Grande soddisfazione anche per l’autore, che ha svelato una piccola curiosità: “La prima cosa fatta dopo aver vinto? Ho scritto al vicesindaco di Pellizzano, Ennio Pangrazzi, per dargli la notizia. So che lui e i pellizzanesi stavano facendo il tifo per il mio romanzo”.

La trama

Nel racconto, tra le nevi di Pejo 3000 viene trovato un cadavere. E un dettaglio cattura l’attenzione di Loriano Zaccari, giornalista bolognese arrivato a Trento per lavoro (o per salvarsi dall’apocalisse in cui si era trasformata la sua vita) e che, purtroppo o per fortuna, inizia ad investigare sul caso. Collaborando, in segreto, con il vicequestore della Mobile, la dottoressa Clara Neccini.

Un giallo all’italiana con il protagonista che, anche se sembra avere tratti dei principali personaggi dei racconti polizieschi della Sellerio come Rocco Schiavone, Massimo del Barlume e Saverio Lamanna, è in realtà un personaggio a sé: un giornalista sopravvissuto al crollo della sua vita passata a Roma, che cerca di rifarsi una vita tra la redazione di Trento e la piccola Pellizzano che lo ha accolto, e che gli ha dato forse l’unico vero amico della sua vita, il barista Marino, fumatore incallito e, suo malgrado, acutissimo osservatore. La dote essenziale per un buon investigatore.