Il killer di Mara Fait non va ai domiciliari e resta in carcere
Respinta la richiesta della difesa
Ilir Shehi Zyba, responsabile dell’omicidio di Mara Fait a Noriglio la scorsa estate, resterà in carcere e non andrà ai domiciliari. È la decisione del giudice arrivata nella giornata di giovedì 8 febbraio.
L'omicidio di Mara Fait
La difesa aveva chiesto che il 48enne, reo confesso, potesse scontare la pena in casa di un parente a Milano invece che a Spini di Gardolo. Una richiesta che però non è stata accolta anche in virtù di quanto evidenziato dalla perizia psichiatrica che il dottor Arrighini, qualche mese fa, aveva effettuato sull’uomo, segnalando come fosse capace di intendere e volere. In altre parole, Shehi era lucido mentalmente quando, la sera dello scorso 28 luglio, prese un’accetta e colpì tre volte alla testa l’ex infermiera.
Una valutazione che ha portato i giudici quindi a considerare Shehi come un soggetto pericoloso e difficilmente controllabile e a confermare la sua permanenza dietro le sbarre, in attesa del processo che inizierà una volta chiuse ufficialmente le indagini sulla vicenda.